STEPHEN BANNON ARRESTATO ED INCRIMINATO PER FRODE A NEW YORK

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Steve Bannon, l’ex manager della campagna di Donald Trump, è stato arrestato dagli agenti federali a New York ed incriminato per frode dai procuratori federali.

Bannon, insieme ad altre tre persone, è accusato di aver truffato migliaia donatori per un totale di $25 milioni raccolti con una campagna di crowdfunding chiamata “We Build the Wall”.

Il denaro raccolto non è infatti poi stato usato per il muro con il Messico così come era stato promesso, ma per “il beneficio e le spese personali” dei membri della associazione che ha raccolto i fondi, incluse spese per hotel, viaggi, carte di credito, acquisto di un SUV, ed oggetti di gioielleria.

I presunti complici di Bannon in questo schema criminale sono Brian Kolfage, fondatore e presidente della associazione che si occupato della raccolta fondi, oltre ad altri due membri dell’associazione, Andrew Badolato e Timothy Shea.

“Questo caso dovrebbe servire da monito ad altri truffatori che nessuno è al di sopra della legge, nemmeno un veterano di guerra disabile o uno stratega politico milionario”, ha detto l’Inspector-in-Charge Philip R. Bartlett.

Bannon è stato un elemento chiave della campagna Trump nel 2016, trascinando la sua campagna alla vittoria a novembre di quattro anni fa e poi del suo primo anno alla Casa Bianca, in qualità di “capo stratega”.

Fu poi brutalmente licenziato dal presidente dopo uno scontro tra i due ed è considerato come la fonte principale del libro “Fire and Fury” di Michael Wolff.