Abbiamo salvato dal fallimento l’azienda di trasporto pubblico più grande d’Europa e lo stiamo facendo nei tempi previsti

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Oggi Atac ha confermato che è in esecuzione il pagamento di 111 milioni di euro ai creditori privilegiati, come previsto dal piano di concordato. Tra questi ci sono anche dipendenti dell’azienda, fornitori, artigiani, piccole imprese che finalmente riceveranno quanto dovuto.

Questo è un altro traguardo raggiunto in un periodo difficile per molte imprese. Abbiamo presentato un piano credibile che ha convinto i giudici e stiamo ripagando i debiti accumulati negli anni dalle precedenti amministrazioni.

Risanare Atac significa tutelare i suoi 11mila dipendenti, migliorare il servizio, lasciarlo saldamente in mano pubblica e ripagare anche le aziende creditrici, a beneficio di intere famiglie, piccole realtà imprenditoriali e lavoratori.

Significa anche costruire un servizio migliore: in questi anni abbiamo investito sulla flotta, solo l’anno scorso abbiamo acquistato 227 bus e presto ne arriveranno altri 328.

Abbiamo ereditato una società al collasso con oltre 1,3 miliardi di debiti, sapevamo che non sarebbe stato un percorso semplice, ma stiamo riuscendo a salvare l’azienda senza svenderla ai privati, come proponevano altri. Oggi compiamo un altro passo verso il rilancio del trasporto pubblico a Roma.