Al via la prima edizione del “Sorrento Gnocchi Day” alla Terrazza dei Forestieri

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Dopo una pandemia ed un lungo periodo di restrizioni, anche la penisola Sorrentina aveva bisogno di far parlare di sé e del piatto che la rende celebre in tutto il mondo, ovvero gli gnocchi alla Sorrentina

Questo è proprio quello che ha pensato Carmen Davolo, organizzatrice dell’evento, verso il mese di aprile, quando l’Italia era ancora stretta nella morsa del lockdown ed il bisogno di una ventata di
ottimismo era davvero forte. Ed è così che ha organizzato, in collaborazione con i migliori chef, il “Sorrento Gnocchi Day”, aiutando tutto il segmento del turismo che ruota intorno alla penisola.
Nel mese di maggio si è messa subito al lavoro ed, in soli sei mesi, è riuscita a presentare l’evento alla stampa ad ottobre.

Carmen sottolinea :”questa è solo la prima edizione, ma lo spunto per le prossime c’è già. Tanti sono gli amici che hanno subito aderito all’iniziativa, tra questi il famosissimo pasticcere napoletano Ciro Poppella, che a Sorrento ha voluto dedicare un dolce “Poppilly I Love Sorrento” con all’interno un gilet di caffè ed all’esterno una crema di latte, in collaborazione con Illy caffè, anche perché ottobre è il mese dedicato alla tazza più celebre di Napoli, il caffè.

Carmen ha avuto anche l’appoggio di Alfonso Laccarino che ha messo a disposizione tutti i suoi contatti internazionali, dalla Cina al Messico e poi Dubai, dove i ristoranti terranno lo gnocco in menù per tutto il mese, proprio per promuovere l’Italia per il periodo dell’Expo. Lo stesso ha fatto Nino Cosatnzo, che vanta due stelle Michelin. Insomma tutti hanno compreso che era il momento giusto di stringersi insieme e darsi una mano.

Tra gli Chef presenti all’evento c’è anche Mario Affinita, dello stellato “Don Geppy”, suggestivo ed unico ristorante di Sant’Agnello, collocato all’interno dell’Hotel Majestic Palace. Lucio D’Orsi, direttore dell’Hotel, ci ha spiegato la loro proposta di gnocco alla sorrentina: “Il nostro piatto nasce da una cultura fusion. Abbiamo dato un’occhiata alle tecniche giapponesi per poi applicarle ad una cucina partenopea,  Nasce, quindi, questa pellicola esterna che costituisce il pomodoro giallo, la quale all’interno avvolge un cremoso di mozzarella, ovvero un fior di latte. 

Sono quindi presenti tutti gli elementi del piatto tipico, ma in maniera rivisitata, anche perché per noi l’occhio vuole la sua parte. Abbiamo ricreato letteralmente un pomodoro da cento grammi, con
l’aggiunta del picciolo, che è l’unica parte non commestibile del piatto. Si tratta di un piatto celiaco, in quanto non abbiamo utilizzato farine”.

Christian Flammia – Fabrizio Imas