ALBANIA, L’INCLUSIONE BANCARIA E FINANZIARIA DIVENTA LEGGE DI STATO

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La Commissione economia del Parlamento nazionale di Tirana approva il disegno di legge varato dal Governo Rama e presentato dal Ministro competente Ervin Mete.
Il plauso del Banchiere internazionale Beppe Ghisolfi

I cittadini, appartenenti ai gruppi sociali più vulnerabili e meno inclini all’utilizzo delle nuove tecnologie, potranno godere di maggiori benefici e servizi di assistenza economica e reale per diventare parte attiva della transizione digitale applicata agli strumenti bancari di base e ai piani di contrasto all’economia informale in linea con la strategia di allineamento dell’Albania agli standards medi di Unione Europea e Banca mondiale, World bank.

Strategie, come hanno più volte dichiarato il Primo Ministro Edi Rama e il Ministro delegato Ervin Mete, che rispondono sia alla volontà politica di accelerare sulla via dell’integrazione comunitaria e della convergenza dei mercati di interscambio di beni e servizi, fra Balcani e UE, sia a propositi di modernizzazione economica e sociale del Paese delle Aquile come tale e a prescindere da raccomandazioni di tipo esterno.

Nel proprio intervento innanzi ai deputati della Commissione economia, il Ministro Mete ha affermato che il disegno di legge mira a promuovere l’apertura di conti correnti abilitati ai servizi di base presso gli istituti bancari di secondo livello a beneficio di alcune fasce riconosciute vulnerabili, fornendo servizi a tariffe zero o differenziate in ragione della categoria sociale di appartenenza.

Il titolare del MEF ha informato che il disegno di legge prevede commissioni azzerate per la prestazione di alcuni servizi definiti basilari come: l’apertura e la chiusura di un conto, il prelievo di fondi tramite sportelli bancomat, l’effettuazione di pagamenti e trasferimenti all’interno del Paese.
Il testo normativo individua, quali assegnatari delle provvidenze di legge: i beneficiari dell’indennità di disoccupazione; le famiglie e i soggetti ammessi all’assistenza economica; i beneficiari di prestazioni di invalidità e i loro assistenti personali; i soggetti titolari di stato di invalidità e i loro assistenti; le persone non vedenti e i loro accompagnatori; gli invalidi del lavoro; gli orfani che hanno ottenuto lo status previsto dal vigente ordinamento.

“Per tutte queste categorie, nel momento in cui aprono conti con servizi di base presso banche di secondo livello, la legge impone innanzitutto l’obbligo che la banca non rifiuti l’apertura del conto con servizi di base, e offra servizi a tariffa zero per la maggior parte, oppure a tariffa differenziata per la restante quota”, ha affermato l’onorevole Mete.

Il Ministro del Governo Rama ha sottolineato la circostanza che il disegno di legge mira a promuovere l’inclusione finanziaria, a ridurre l’uso dei pagamenti in contanti nell’economia reale e ad aumentare la digitalizzazione come diritto autentico di cittadinanza attiva.

“L’obiettivo non è solo quello di favorire l’inclusione l’accesso al settore bancario per le categorie meno possibilitate, ma è altresì quello di ridurre il più possibile l’uso delle transazioni in cash nel quadro della transizione digitale e dell’educazione finanziaria”, ha affermato il titolare del dicastero del MEF albanese.

Dopo la discussione da parte dei deputati, la Commissione parlamentare competente su Economia e Finanze ha approvato il disegno di legge per ogni singolo articolo e nel proprio articolato d’insieme.

Il lavoro del Ministero, su tali temi, si coordina sia con il Parlamento, sia con i piani d’azione della Banca centrale d’Albania per la crescita progressiva del livello di bancarizzazione e di tracciabilità, premesse per la trasparenza dei mercati e la riduzione ulteriore dei costi fiscali e di sistema ricadenti su cittadini e imprese.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI