“Alcol, sostanze psicoattive e gravidanza:un’alleanza tra cultura, tutela e diritti”

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Lunedì 23 settembre 2019, Ore 9 – 13

Sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro

Piazza Capranica 72, Roma

Ad un anno esatto dalla nascita dell’Associazione AIDEFAD Aps si mira all’informazione, alla diagnosi precoce e alla prevenzione per evitare i gravi problemi di salute a migliaia di persone coinvolte, a costi sociali insostenibili.

Il prossimo 23 settembre a Roma, nella Sala di Santa Maria in Aquiro presso il Senato della Repubblica, su iniziativa della Senatrice Paola Binetti in collaborazione con AIDEFAD Aps, si terrà un evento che vedrà riunirsi i massimi esperti italiani per dare vita ad un’Alleanza con le Istituzioni. Il convegno, dal titolo “Alcol, sostanze psicoattive e gravidanza: un’alleanza tra cultura, tutela e diritti”, sarà la giusta occasione per soffermarsi sulla sindrome feto-alcolica e sui problemi correlati, ampliando la visione della patologia ai risvolti sociali e alle varie problematiche legate anche al mondo della tutela e dei diritti.

Istituzioni, professionisti navigati del settore, stakeholder saranno impegnati in una profonda riflessione che spazierà dalla descrizione della patologia ai problemi correlati, per dar spazio ad esperienze e testimonianze, completando il quadro con uno spaccato su tutela e diritti focalizzati sul tema “adozioni e salute”.

FASD (Fetal Alcohol Spectrum Disorders, Spettro dei Disordini Feto-Alcolici) è un termine “ombrello” utilizzato per descrivere la grande eterogeneità di sequele che possono colpire le persone esposte all’alcol durante la gravidanza e l’allattamento. L’alcol è una sostanza teratogena (che produce anomalie o malformazioni nell’embrione) che oltrepassa la placenta e viene assorbita dal feto, provocando moltissimi danni: da anomalie che coinvolgono i tratti del viso, il cuore, le ossa, il sistema neuroimmune, il sistema gastrointestinale e il sistema nervoso centrale, a disturbi di tipo cognitivo e comportamentale. L’insieme di problemi più grave e clinicamente riconoscibile è la sindrome feto-alcolica (FAS). Se la diagnosi, pur sintomatica, non giunge fino all’adolescenza i riscontri più tipici sono lo sviluppo di dipendenze, la psichiatrizzazione con diagnosi di disturbo bipolare, depressione o simili. Vi è, inoltre, tutto un capitolo strettamente connesso alla FASD ed è quello delle adozioni e degli affidi. In questa particolare popolazione di persone i tassi di FASD/FAS sono molto più alti, ma al contempo rendono più difficile l’iter diagnostico, in quanto mancano le informazioni relative alle origini biologiche.

La FASD è una malattia “invisibile” che tende a manifestarsi quando il bambino comincia ad essere più grande. I sintomi più visibili infatti sono alterazioni neuro-comportamentali e delle funzioni esecutive o adattive, che tendenzialmente vengono ricondotte a ragioni psicologiche e/o psichiatriche e che conducono inesorabilmente alla definizione di diagnosi sintomatiche come ADHD, spettro autistico o disruptive mood dysregolation disorders.

Fondata da pazienti, genitori e specialisti, AIDEFAD ha l’obiettivo di implementare la diagnosi di FAS/FASD e promuovere un modello di prevenzione basato su più livelli: informare le donne e i loro partner sul rischio rappresentato dall’alcol per il nascituro; arrivare ad un riconoscimento tempestivo del rischio correlato ad una gravidanza esposta all’alcol e sensibilizzare l’opinione pubblica su un corretto comportamento durante la gravidanza, in rete con le già esistenti esperienze nazionali e internazionali sul tema.

Per partecipare al convegno che avrà luogo presso la Sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro in Piazza Capranica 72, è necessario accreditarsi inviando una mail a segreteria@aidefad.it.

I giornalisti devono accreditarsi secondo le modalità consuete inviando un fax al numero 06.6706.2947

Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo. L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.