Aldo Moro e… l’enigmistica

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Questa volta parlerò di Aldo Moro, il politico che ha avuto un ruolo importante nella storia della nostra Repubblica. Moro nel 1978 fu rapito e in seguito ucciso dalle Brigate Rosse, e in occasione di tali eventi il nostro enigmista Antonio Trapani scrisse questa lettera che ora riporto

Caro Moro, non a caso vili sicari rapirono te. Si sapeva com’eri capace sol tu d’arrecare all’Italia la tanto attesa, mirifica pace. Prudente, tenace, con una vigorosissima lena, operavi per carpire tal esaltante, luminosa meta. Così come t’eri palesato felice ispiratore prima, ora apparivi risoluto artefice. Le B.R., rilevato come, pian piano, rancori velenosi si spengevano, le crisi malnate si attenuavan, con un assalto feroce, numerosi spari mortali, via ti strapparono! L’inusitato, temerario ratto, sì trista bravata, oltre a torre te, miravano a riscatenare rivalità sopite, spargere isterico spavento, minare alle basi sia organi statali sia le norme ch’or vigono. Le B.R., però, non avranno gran vita: chi spara, coarta, celebra processi stolti, sarà preso, avrà come pena morir carcerato; perirà tra rimorsi crudissimi. L’Italia lavoratrice, mite, sana, temeraria, vive con un’ansia gravissima l’atroce ora; vorrà Cristo, lui Salvatore, frangere l’umiliante catena ch’a torto t’à avvilito? Lui sgominare i satana protesi a preparare ancor criminali reati, stragi, morte, rovina?”.

Cosa c’è di strano? La composizione è formata tutta da sigle delle province italiane (dell’epoca), ovviamente con ripetizioni; ad esempio le prime parole, cioè Caro Moro, sono formate dalle sigle di Cagliari, Rovigo, Modena, Rovigo.

Ma c’è ancora qualcosa da dire, a parte il giochino che non vuole mancare di rispetto allo statista.

Il quotidiano Paese Sera ha ipotizzato che nelle lettere di Moro, scritte mentre era prigioniero, ci fossero dei messaggi nascosti sotto forma di anagrammi e il nostro amico enigmista Ennio Peres fu chiamato a svelarli. Ovviamente, da una frase molto lunga si può ricavare di tutto, e quindi Ennio disse subito che l’idea non aveva senso, ma si insistette su quella via ed i Carabinieri invitarono Peres a testimoniare presso la Corte d’Assise. E lui, ovviamente, ha ribadito che la ricerca non avrebbe potuto portare a nulla. Insomma, i giochi enigmistici possono servire per un divertimento, ed anche per nascondere dei messaggi nascosti; ricordo infatti che quando Trieste non faceva parte dell’Italia, alcuni enigmisti avevano mandato dei messaggi con i quali auguravano la buona riuscita del convegno enigmistico che si teneva, appunto, a Trieste, ma leggendo le iniziali delle varie parole, si otteneva pure l’augurio che Trieste ritorni all’Italia; anche la scritta VIVA VERDI non inneggiava al celebre compositore, ma a “Vittorio Emanuele Re D’Italia”: anche in questo caso basta leggere le iniziali. Però pensare che anagrammando un’intera lettera, senza altre indicazioni, si possa ricavare un messaggio nascosto, è impossibile, parola di enigmista.

Giorgio Dendi