Alitalia, Franco: Ita avrà meno rotte e flotta minore

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Ita avrà un “un perimetro più contenuto rispetto ad Alitalia in termini di rotte, flotta e attività collegate

Ma coerente con l’impostazione del piano della nuova società e capace di assicurare lo sviluppo anche occupazionale”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, al question time della Camera, sottolineando che “la discussione” tra il governo e l’Ue “è in via di definizione con l’obiettivo di massimizzare l’efficacia del piano industriale di Ita nel rispetto del principio di discontinuità e dei criteri dell’operatore in una economia di mercato”.

L’obiettivo è restituire al Paese un vettore nazionale di trasporto aereo, capace di assicurare i collegamenti interni e al di fuori dei confini nazionali, e garantire lo sviluppo dell’operatività e dell’occupazione e operando a condizioni di redditività tali da generare un ritorno economico per l’azionista pubblico”, ha proseguito il ministro, spiegando che “in particolare il piano è stato impostato con lo scopo di creare un pacchetto che integri gli elementi essenziali per l’avvio dell’attività di Ita in termini di rotte, flotta personale, handling e manutenzione nel rispetto dei criteri di sostenibilità economica e finanziaria e in coerenza con il principio di discontinuità e di creazione di valore richiesti dalla Commissione europea”.

Diversi i temi trattati. Franco ha anche sottolineato che “complessivamente il gettito dai servizi digitali per il 2020 è pari a 233 milioni di euro”. Poi ha spiegato che gli aiuti a fondo perduto a imprese e professionisti previsti dal decreto Sostegni bis potrebbero essere estesi anche alle imprese con ricavi oltre i 10 milioni di euro, ricordando che nel decreto all’articolo 1 è previsto – pur restando il tetto dei 10 mln – di poter estendere i contributi anche alle imprese con ricavi fino a 15 milioni di euro “nel caso in cui emergano risorse non utilizzate per le imprese e partite Iva con ricavi fino a 10 milioni di euro”.

Il governo non ha ancora definito la legge delega sulla riforma fiscale perché sta aspettando le risultanze dei lavori (dell’indagine conoscitiva ndr) delle commissioni parlamentari. A maggior ragione non è entrato nel merito di singole misure”, ha detto ancora Franco rispondendo a una domanda sulla proposta di aumento della tassa di successione per i patrimoni sopra i 5 milioni di euro avanzata dal segretario del Pd Enrico Letta.