Alla terza votazione Pinelli eletto vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura

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Alla terza votazione l’avvocato Fabio Pinelli, candidato della Lega, è stato eletto vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura con 17 voti. Roberto Romboli ha ottenuto 14 voti, una scheda bianca. “Cerchiamo di essere credibili, trasparenti, mai obliqui nell’interesse del Paese “ha detto il nuovo vicepresidente prendendo la parola dopo la sua elezione.

“Orienterò ogni mio comportamento nell’interesse del Paese con la guida e il faro del presidente della Repubblica. Anche a chi non mi ha votato – ha proseguito – dovrò garantire ascolto, perché il comportamento del Csm sia orientato sempre verso scelta condivise, meditate”.

Scusandosi per non aver preparato un discorso “sarebbe stato irrispettoso nei confronti di chi non mi ha votato” Pinelli ha riconosciuto che dovrà svolgere un “incarico gravosissimo”, dicendosi “emozionato ed onorato”. Nel concludere il discorso il neo vicepresidente ha richiamato una citazione di Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia e proclamato beato. “Diceva che quando si muore nessuno chiederà se si è stati credenti, ma credibili”.

Due le fumate nere in precedenza. Al secondo scrutinio Pinelli aveva ottenuto 15 voti, mentre Roberto Romboli, sostenuto dal centrosinistra, ne ha avuti 12; cinque le schede bianche. Il primo scrutinio ha visto 14 voti per Fabio Pinelli, 13 per Roberto Romboli e 5 schede bianche.

“Al vicepresidente appena eletto i miei auguri. Sono certo che saprà affrontare con senso istituzionale e con spirito collaborativo le funzioni rilevanti a cui è chiamato” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Con la sua elezione è divenuto il punto di riferimento e di raccordo di tutti i componenti del Consiglio, che devono sentirsi da lei rappresentanti, ascoltati e garantiti nell’esercizio delle loro funzioni” ha spiegato il Capo dello Stato.

“Sono certo che ogni consigliere conti di svolgere il proprio ruolo con piena lealtà verso le istituzioni. Il ruolo di componente del Consiglio superiore interpreta una funzione di garanzia e al contempo di grande responsabilità ed equilibrio tra i poteri costituzionali”.

Il “Consiglio è chiamato a obiettivi rilevanti e sono certo che li affronterà con obiettività e concretezza” ha sottolineato il presidente ricordando che “i componenti togati e non togati si distinguono solo per la provenienza, ma hanno le medesime attribuzioni nella gestione della complessa attività che è a loro rimessa”.