Amazon, Google, Twitter e gli altri colossi: in Italia solo 14 milioni di tasse

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I giganti del web continuano a fare affari in Italia. Leggendo gli estratti degli ultimi bilanci, quelli relativi al 2018, appena depositati nel registro delle imprese di Infocamere, e pubblicati da Il Sole 24 Ore, se si prendono in considerazione le costole italiane (tutte Srl) di nomi del calibro di Amazon, Google, Twitter, Airbnb e Tripadvisor il conto complessivo delle imposte versate l’anno scorso nel nostro Paese arriva a 14 milioni e 300mila euro. Manca all’appello ancora il bilancio di Facebook che nel 2017 ha comunque pagato soltanto 120mila euro di tasse, ma ha comunque promesso un cambio di registro nel nuovo bilancio – quello appunto del 2018 – dove si è impegnata a contabilizzare tutti gli incassi ottenuti con il supporto dei team locali nel Paese in cui questi sono stati realizzati (Italia compresa) e non più a Dublino, come ha fatto finora.

Scrive Marzio Bartoloni: “Il nodo è infatti proprio questo e cioè il fatto di registrare nel nostro Paese solo una frazione delle entrate reali, “giustificandola” come mera attività di servizio offerta alla casa madre che spesso è domiciliata in paradisi fiscali. Ma il pressing dell’agenzia delle Entrate, dopo le praterie fiscali del passato, sta cominciando a portare i suoi frutti come si vede dagli accordi milionari siglati (si veda articolo a fianco) e come comincia a trasparire anche dai bilanci”.

È il caso a esempio di Airbnb, il colosso della case in affitto sulla sua piattaforma web che solo in Italia conta oltre 214mila case e l’anno scorso ha fatto registrare 3,7 milioni di arrivi. E che nel bilancio 2018 della sua costola italia – Airbnb Italy srl – dopo una interlocuzione con il Fisco registra 6,328 milioni di perdite dovute a tasse pagate per 6.583 milioni di cui 4,520 milioni relative a esercizi precedenti (nel 2017 aveva pagato 131mila euro). Google Italy Srl – secondo il bilancio del 2018 – ha invece versato 4,719 milioni (erano 5,641 milioni nel 2017) a fronte di utili denunciati per 15 milioni.

Conclude Marzio Bartoloni: “Il colosso degli acquisti online Amazon Italia logistic srl ha pagato l’anno scorso 3 milioni di tasse (4,177 nel 2017) a fronte di 11,8 milioni di utile lordo. Microtasse invece per la nota piattaforma web per i giudizi su hotel e ristoranti: Tripadvisor Italy Srl nel 2018 ha sborsato 22.535 euro di tasse, quanto pagherebbe un medio professionista (erano comunque 12.343 nel 2017). Zero tasse, secondo bilancio, per Twitter nel 2018 contro i 1.337 euro pagati nel 2017”.