Un’interrogazione chiede alla Regione di interloquire con il governo per una maggiore tutela del territorio
Tracciare tutti i fanghi prodotti nel bacino padano. A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), che ricorda come “il tracciamento dei fanghi non opera infatti al momento per quelli che vengono trasformati in fertilizzanti, esponendo quindi tali attività al rischio di operazioni criminali quali quella dell’indagine in corso: da parte di Enti Locali, associazioni agricole e ambientaliste nonché imprese del settore del trattamento è stata avanzata l’esigenza di giungere a un documento condiviso per un adeguamento della normativa di settore, da adottarsi a livello statale”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “se la Giunta intenda sostenere iniziative, eventualmente in accordo con enti locali, organizzazioni agricole, associazioni ambientaliste e imprese, anche nell’ambito del bacino padano, dirette a richiedere l’adozione da parte del governo e del Parlamento delle disposizioni necessarie al completo tracciamento del trattamento dei fanghi, compresa la loro trasformazione in fertilizzanti o altri prodotti, favorendo quindi sia il recupero di sostanze preziose per la nostra agricoltura sia condizioni di sicurezza nell’impiego dei gessi sia la capacità di impedire a monte il verificarsi di vicende inaccettabili quali quella dell’indagine sull’azienda WtE”.
(Luca Molinari)
