AMIANTO. PICCIN (FI): BLOCCO CENTRI RACCOLTA CREA PROBLEMA GENERALE

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Trieste – “Risulta di fatto impossibile smaltire i materiali contenenti amianto causa il blocco delle discariche, non soltanto regionali, mentre allo stesso tempo vi sono contributi per quanti lo vorrebbero fare: un paradosso cui va presto messa la parola fine, soprattutto perché a farne le spese sono i cittadini e le aziende del settore, impossibilitate a lavorare”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), presidente della IV Commissione.

“Come ho potuto apprendere da segnalazioni ricevute dal territorio – continua la Piccin – i centri di raccolta provvisori sono bloccati da inizio dicembre, così come in Veneto. Non soltanto: per le aziende che si occupano anche dello smaltimento di materiali contenenti asbesto, è impossibile conferirlo pure in altre discariche del Nord Italia e all’estero, in particolare in Germania, Austria o Spagna”.

“A monte – sottolinea la consigliera – c’è stato il blocco della procedura autorizzativa per l’ampliamento della piazzola dedicata allo smaltimento di materiali contenenti amianto di Porcia, alla quale giungono i materiali dalle piazzole dove vengono depositati in via transitoria, pure quelle ormai sature. Tutto ciò, di fatto, provoca il fermo delle aziende del territorio, impossibilitate a rispondere ai cittadini che vorrebbero, usufruendo di incentivi, smaltire il materiale. Il lavoro non mancherebbe: le richieste sono numerose specialmente da quelle zone (si pensi a Fiume Veneto, Azzano Decimo o Chions) colpite nei mesi scorsi da calamità naturali, con annessa distruzione di coperture di capannoni e tetti”.

“Si tratta di una situazione – conclude la nota della Piccin – che va risolta nel più breve tempo possibile perché riguarda al contempo aspetti economici, occupazionali e ambientali”.