Così Giuseppe Busia, presidente dell’Anac, durante un’audizione in commissione Affari costituzionali della Camera nell’ambito dell’esame della relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riferita all’anno 2021. “Naturalmente – precisa – le riforme non hanno questo problema, e quindi vanno attuate subito; per le opere, le grandi infrastrutture e gli investimenti in generale, il Parlamento europeo e la Commissione devono valutare se alcune delle tante opere inserite nel Pnrr possano, nel soppesare costi e benefici, valutare se qualcuno di questi obiettivi (visto il contesto emergenziale in cui ci troviamo, imprevedibile al momento della programmazione) possa meglio essere perseguito con una riprogrammazione dei tempi, rinegoziata con la Commissione”.
“Forse – conclude Busia – una riprogrammazione, laddove condivisa con la Commissione europea, alla luce delle novità, dovrebbe essere valutata, tenendo conto che tutti i costi sono, per le prossime generazioni, debito europeo o interno che ci tornerà in termini di fiscalità generale”.



