Più del 5% dei fondi stanziati in sanità si perde a causa della corruzione: miliardi di euro sottratti alle risorse da destinare al miglioramento del nostro SSN che potrebbero essere impiegati, ad esempio, per snellire le liste d’attesa e garantire un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale.
La condotta di corruttori e corrotti penalizza il personale sanitario, impegnato ogni giorno a fianco dei malati; gli studenti e tirocinanti, che si formano per accedere alla professione e, non da ultimo, il singolo cittadino che necessita di cure e di un’appropriata assistenza sanitaria. Siamo davanti a un fenomeno deprecabile, una piaga che va stigmatizzata con forza, non solo oggi che ricorre la Giornata internazionale contro ogni forma di corruzione.