Anche la Calabria verso il lockdown

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Dovrebbe arrivare nella giornata di oggi una nuova ordinanza della Regione Calabria che prevede ulteriori limitazioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, nelle prossime ore, dovrebbe adottare e firmare un’ordinanza che prevede il “coprifuoco” dalle ore 24 alle 5, la didattica a distanza (Dad) nelle scuole medie e nelle scuole superiori (mentre resta in presenza in asili e scuole elementari), limitazioni alle visite negli ospedali, nelle strutture sanitarie e nelle residenze sanitarie assistite (Rsa), ed inoltre la sospensione delle visite specialistiche non urgenti.

L’ordinanza, ha reso noto Spirlì, resterà in vigore per due settimane, per essere riproposta prima del periodo natalizio in caso di nuove impennate dei contagi. Prima della firma del provvedimento, il presidente facente funzioni, in contattto con il capo della task force regionale Coronavirus, Antonio Belcastro, ha avviato una serie di interlocuzioni istituzionali e oggi si confronterà nuovamente il ministro della Salute, Roberto Speranza.

L’ordinanza si rende necessaria in considerazione dell’aumento esponenziale di casi positivi di coronavirus registrato negli ultimi giorni in Calabria, con “picchi” di oltre 100 contagi al giorno (187 nella giornata di ieri), di molto superiori alla media regionale dall’inizio dell’emergenza, con un conseguente aumento dei ricovedri, in regime ordinario ed in terapia intensiva.

L’obiettivo di Spirlì, al timone della Regione Calabria da pochi giorni in seguito alla scomparsa della governatrice Jole Santelli, è quello di prevenire la diffusione del virus e quindi evitare “chiusure totali durante il periodo natalizio”.

Proprio in questa direzione, lo stesso Spirlì nei giorni scorsi ha emanato un’ordinanza per dichiarare tre zone rosse nel territorio regionale (Celico e Casali del Manco nel Cosentino, il campo migranti di Rosarno nel Reggino).