Ancora #revengeporn, vittima una giovane ragazza di 13 anni

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È accaduto qualche giorno fa in provincia di Salerno. Una vendetta che mi sconforta per via della sua efferatezza, compiuta con la diffusione di immagini intime della ragazza affisse per le vie del paese.
Un gesto violento che ancora una volta mette in evidenza la vulnerabilità della nostra società di fronte alla totale mancanza di rispetto per l’altro, perché sono convinta che sì, si può e si deve amare, a tredici anni come a cento, ma la vera libertà è anche quella di dire basta non permettendo a nessuno di legare l’altro con il ricatto.
Il revenge porn è figlio delle nuove generazioni e, come tale, può essere un vero e proprio gap di difficile comprensione anche per genitori responsabili di adolescenti.
Anche per questo sono molto orgogliosa di aver votato e contribuito con il mio lavoro parlamentare all’introduzione di questo reato all’interno del c.d. Codice rosso, perché, tutti devono essere liberi di amare ma nessuno deve avere il diritto di rovinare la vita dell’altro con diffusioni di immagini intime o video personali.
Nessuna donna “se l’è cercata”.

Yana Ehm