Animali. Gibertoni (Misto): “Regolare la detenzione e lo spazio per i cani da parte dei privati”

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“Da otto anni manca una disposizione. La Regione è attendista e si nasconde dietro la mancanza dei decreti attuativi delle norme nazionali”. L’assessore Donini: “Stabilite nuove norme per identificazione e detenzione di cani e gatti, ma i prossimi passaggi spettano al legislatore nazionale”

Dopo otto anni di attesa la Regione deve emanare le disposizioni specifiche per la detenzione dei cani da parte dei privati, consentendo finalmente che i cani, nella nostra regione, siano detenuti in condizioni di benessere e custoditi in spazi adeguati e degni di un paese civile, anziché nascondersi dietro la mancanza di decreti ministeriali attuativi di norme nazionali.

A chiedere, con un’interpellanza, di dare seguito alla legge regionale è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto). Alla consigliera ha risposto in Aula l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

Secondo la capogruppo del Misto non “si deve più dare un contentino alla lobby dei cacciatori. Esiste una metratura minima della gabbia per il cane: nelle strutture pubbliche è di 9 metri quadrati, il privato, invece, può fare ciò che vuole. La giunta deve emanare disposizioni specifiche che, al 2023, non ci sono. Nel 2022, l’assessore Donini disse che era iniziata la revisione delle norme per la tutela degli animali da compagnia. Sono 8 anni, però, che tutto è lasciato al criterio individuale del proprietario del cane. Contesto che la Regione debba aspettare i decreti attuativi del governo. A tutt’oggi, solo per il settore sanitario, sono ben 57 i decreti attuativi mancanti e 347 quelli mancanti in totale. Questa è una manovra dilatoria e la giunta non vuole ottemperare alla normativa, nascondendosi dietro la mancanza di norme nazionali. Tutto il resto è attendismo”.

Donini ha replicato che un decreto del marzo 2023 “stabilisce procedure per l’identificazione e la registrazione e definisce some devono essere i ricoveri per cani e gatti. Ma i prossimi passaggi sono del legislatore nazionale. In commissione salute nazionale, l’Emilia-Romagna ha presentato emendamenti al decreto legislativo. Per le istruzioni operative di identificazione, il termine è marzo 2024. Con la nuova norma anche le strutture amatoriali diventeranno stabilimenti con regole e non più definiti come semplici privati.

Giulia Gibertoni si è detta “insoddisfatta. Si continua a rimandare ciò che non mette d’accordo chi vede i cani come uno strumento, come un oggetto. Qualche piccolo Comune si è fatto il regolamento e non lo fa la Regione? Si potrebbe varare un provvedimento ponte”.