Australia, Boccia: “Comunità italiana chiede Italia europeista”

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“L’incontro organizzato dalla Camera di commercio Italo australiana (ICCIAUS) con l’onorevole Carè e i tanti esponenti della comunità economica e istituzionale di Sydney con rapporti diretti con il nostro Paese, conferma la grande attenzione verso l’Italia e la disponibilità a rafforzare le relazioni culturali ed economiche esistenti.

Continueremo a mantenere questo legame forte tra i nostri Paesi con l’impegno del PD e dei parlamentari Carè e Giacobbe che, con tutta la comunità dem australiana, hanno fatto un grande lavoro di raccordo in questi anni. L’impegno senza sosta del Partito democratico in queste ore, con il segretario Letta in prima linea, è quello di tenere insieme tutti per garantire la prosecuzione degli impegni assunti in Europa in questi due anni e mezzo.

Il lavoro del segretario è molto apprezzato dagli oltre trecentomila italiani con diritto di voto qui in Australia. La grande unità della comunità italiana in Australia è un bell’esempio che dovrebbe seguire in generale la politica, anche quando si divide.

C’è una stella polare che si vede anche da qui, dall’altro capo del mondo, che è l’Europa con l’Italia protagonista e temi come quelli sociali, i diritti e la transizione ecologica e digitale che indicano una rotta chiara chiesta dalle nuove generazioni. Su tutto questo dobbiamo andare avanti e farlo tutti insieme. La destra italiana guidata dai sovranisti rischia di portarci fuori dal perimetro europeo e di indebolire la stessa UE.

Dobbiamo completare il lavoro di riduzione delle diseguaglianze, iniziato proprio con l’impegno del centrosinistra in Europa in piena esplosione della tragedia della pandemia.

L’idea di ridurre le diseguaglianze unendo le forze in Europa nacque lì proprio con il Governo Conte 2, poi è stato fatto un importante lavoro comune di attuazione con il Governo Draghi, nonostante i continui distinguo di Salvini e dello stesso Berlusconi sempre più alla sua mercè. Quel lavoro va completato e vanno garantite agli enti locali quelle risorse per i prossimi 3 anni”.