Scoppia un’altra bomba in Autostrade. Per 5 anni il colosso controllato dall’Atlantia dei Benetton ha evitato di pagare 1,2 miliardi per mettere in sicurezza le barriere, non più a norma, su tutta la sua rete: una manomissione che riguarda oltre 1600 viadotti in base ai documenti consultati dal Fatto Quotidiano (e pubblicati in un articolo di Carlo Di Foggia e Vincenzo Iurillo).
Il 18 settembre scorso, Luciano Benetton dettò alle agenzie: “Siamo sotto choc per quello che appare dai comunicati della giustizia”. Poche ore dopo silurava l’uomo che per 15 anni li ha coperti d’oro spremendo profitti dalla concessionaria anche a spese della manutenzione.
Intanto a Genova venivano eseguiti gli arresti per i falsi report sui viadotti. E ad Avelli si procedeva ai sequestri per la mancata messa in sicurezza delle barriere (new jersey) dopo la strage del bus precipitato a luglio 2013 dal viadotto “Acqualonga”, sulla A16. Ed è proprio l’inchiesta campana che illumina quello che il quotidiano diretto da Marco Travaglio definisce un vero e proprio “metodo Autostrade”.
Per la strage di Avellino (40 morti) – con il pulmann caduto dopo aver sfondato le barriere con i tirafondi ormai marci – a gennaio scorso sono stati condannati i dirigenti di tronco ma non i vertici di Autostrade, tra cui Castellucci, assolto dall’accusa di omicidio colposo. fonte https://www.ilparagone.it