Azzolina: “Stop alle classi pollaio. L’obiettivo è accrescere le competenze e favorire l’accesso all’istruzione

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“Interventi per migliorare il rapporto numerico docenti/studenti per classe, diminuendo il sovraffollamento e per supportare il diritto allo studio nelle scuole e nelle università, con il preciso scopo di incoraggiare la formazione globale e lo scambio multiculturale. Sono due degli obiettivi di cui ha parlato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina intervenendo sul Recovery Fund in commissione Istruzione e Cultura alla Camera: “L’obiettivo è accrescere le competenze chiave per l’apprendimento permanente, in particolare le competenze linguistiche, favorire l’accesso ad un’istruzione di qualità indipendentemente dal contesto socio-economico di appartenenza, contrastando il fenomeno della dispersione scolastica”.

Un focus sull’edilizia scolastica: “La scuola deve essere prima di tutto sicura. Non posso nascondere – ha detto la ministra – che con non poche difficoltà, negli ultimi mesi, sono stati riavviati importanti stanziamenti che ora vanno sicuramente potenziati e fatti confluire in un Piano pluriennale complessivo di efficientamento e ammodernamento degli edifici scolastici. Questo piano deve contemplare anche nuove costruzioni, realizzate secondo principi di innovazione didattica, oltre che di sostenibilità energetica e ambientale”.

“Il programma di efficientamento energetico degli edifici scolastici prevede, in particolare, la riqualificazione energetica delle strutture – ha proseguito la ministra – la riduzione dei consumi energetici attraverso il miglioramento degli impianti, la riduzione dei costi di gestione. Tutte misure che certamente avranno dei risvolti occupazionali sulle imprese di settore. Il programma di adeguamento strutturale degli edifici scolastici prevede la messa in sicurezza di una parte dei medesimi, attraverso interventi mirati e la progettazione partecipata degli ambienti di apprendimento. Vi sarà, poi, un programma di realizzazione di nuovi edifici scolastici che prevede la sostituzione edilizia di una parte del patrimonio scolastico vetusto e poco innovativo. Vi sono casi, infatti, in cui costruire ex novo è economicamente più vantaggioso che sistemare edifici esistenti. La realizzazione di nuove scuole sarà anche l’occasione per riflettere sulla progettazione e sulla produzione di edifici innovativi che, essendo pensati esclusivamente per la didattica, possano diventare dei modelli da replicare. Questa misura comporterà un sensibile sviluppo del territorio, ma anche il potenziamento dei servizi alla collettività e avrà dei vantaggi anche per molte imprese di settore che potranno incrementare il numero dei loro occupati”, ha concluso la ministra”