Senza un investimento strutturale sul capitale umano, quindi su educazione, istruzione e formazione permanente da 0 anni e per tutto l’arco della vita
il Paese non cresce. Puntare su un’economia e una societa’ della conoscenza significa creare sviluppo, competitivita’, benessere e superare disuguaglianze, iniquita’, ritardi storici. I dati riportati anche dal governatore di Bankitalia Visco sono la fotografia di un Paese che cosi’ non puo’ andare avanti: 3 milioni di giovani che non studiano e non lavorano sono la priorita’ assoluta da affrontare e da mettere al centro delle politiche di attuazione concreta del Pnrr”.
Lo afferma la senatrice Pd Valeria Fedeli. “Abbiamo gli adulti con il tasso di istruzione e formazione piu’ basso in Europa. Se non investiamo sulle competenze e le conoscenze non creiamo le condizioni per un lavoro di qualita’ e per accompagnare le transizioni ecologica e digitale che l’Italia deve compiere per garantire un futuro a questa e alle prossime generazioni.
Si tratta di una sfida che tutti i soggetti, pubblico e privato, istituzionali, politici, sindacali, datoriali devono assumere ciascuna per la propria parte e responsabilita’