Barche e reti da pesca, così la Croce Rossa aiuta Socotra a ripartire

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Il ciclone Mekunu, il 23 maggio scorso ha colpito l’isola Yemenita di Socotra, devastandola. I venti fino a 180 km/h uniti alle piogge torrenziali hanno distrutto centinaia di abitazioni sulla costa insieme a oltre 100 pescherecci e centinaia di reti da pesca. Abbastanza per mettere in ginocchio la popolazione locale che proprio sulla pesca basa gran parte della sua economia.

Nei giorni successivi al passaggio del ciclone il Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha risposto all’appello della consorella Yemenita, portando soccorsi e bene di prima necessità. Un quadro in cui si è inserito anche l’impegno della Croce Rossa Italiana, che ha rinnovato e rilanciato i progetti di cooperazione internazionale a sostegno delle comunità di pescatori di Socotra. Grazie al supporto di CRI, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha infatti potuto acquistare oltre 300 tra reti da pesca e materiali indispensabili alla riparazione di circa un centinaio di imbarcazioni, distribuiti alla popolazione maggiormente colpita dal ciclone.

Un intervento che si inserisce in un quadro di storica amicizia e cooperazione tra la Croce Rossa Italiana e la Mezzaluna Rossa Yemenita: nel 2011, dopo due anni di lavoro e collaborazione, è stata inaugurata la nuova sede del Comitato locale della Mezzaluna Yemenita a Socotra, a cui si è aggiunto il completo equipaggiamento di una nuova sala di pronto soccorso dell’ospedale centrale della cittadina di Hadibu, diventata anche sede di training della CRI per i volontari dell’isola.