Bellanova: “Ilva, trattativa con i sindacati e scudo”

0
68

Come oggi spiegano diversi quotidiani, la trattativa sull’Ilva resta appesa a un filo.

II destino dell’ex llva resta appeso a un filo. Come spiegano “la Gazzetta del Mezzogiorno” e numerosi altri quotidiani, il governo sta lavorando «pancia a terra» per elaborare uno piano da presentare domani, quando potrebbe esserci il secondo incontro con i vertici di Arcelor-Mittal, mentre a Taranto la fabbrica già lavora a regime ridotto e si aspetta con sempre maggiore preoccupazione di capire come la crisi evolverà.

La proprietà, al momento, pare resti ferma sull’intenzione di abbandonare l’Italia o, in alternativa, di rivedere i termini del piano industriale lasciando a casa 5 mila lavoratori. Dal canto loro, spiega il quotidiano, i commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria avrebbero già messo al lavoro i legali per presentare ricorso cautelare al tribunale di Milano contro l’iniziativa «improvvida e improvvisa» di Arcelor, così come definito in una lettera all’azienda del 7 novembre.

Già oggi, o al massimo entro la settimana, i commissari dovrebbero chiedere ufficialmente al tribunale di Taranto più tempo per la messa in sicurezza dell’Altoforno, che rischia di essere chiuso entro il prossimo 13 dicembre.

Senza un’intesa, ricorda la Gazzetta, si rischia «la battaglia legale del secolo», come l’ha definita il premier, Giuseppe Conte. Ma «pensare che questa vicenda si risolva nelle aule giudiziarie significherebbe avere già perso», avverte Teresa Bellanova, capodelegazione di Italia Viva, ricordando che «il governo è garante e non controparte» in una vicenda che va «ricondotta alla normalità del confronto tra le parti». ArcelorMittal, per la Ministra, va riportata al confronto con i sindacati, con cui ha sottoscritto l’accordo lo scorso anno.

Per quanto riguarda la questione dello scudo legale, il quotidiano spiega che politicamente rimane il passaggio più delicato e annuncia che Italia Viva presenterà un suo emendamento già al decreto fiscale: «a Mittal va tolto ogni alibi» ha spiegato la Ministra Bellanova, chiedendo di ripristinare la tutela legale piena ma anche una proposta di mediazione che abbia portata generale.