Bernini: “Conflitto d’interesse? Da M5S deriva illiberale”

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In una nota la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, dichiara: “I Cinque Stelle tornano alla carica con uno dei loro cavalli di battaglia ideologici: il conflitto d’interessi e impongono agli alleati il diktat dell’entrata in vigore dal primo gennaio 2021. Fingono di ignorare che il principale conflitto d’interessi attualmente lo possono trovare in casa, essendo il Movimento di proprietà di una società privata che di interessi con la politica ne ha parecchi. Ma la legge incardinata oggi è uno scempio del diritto e della Costituzione: se un imprenditore ha creato ricchezza e posti di lavoro, o se un giornalista ha meritato di diventare direttore, allora non ha diritto di entrare in Parlamento né di governare il Paese. È una specie di cacciata dei ricchi, ma soprattutto dei capaci, dalla democrazia rappresentativa. Si vuole impedire l’elezione alle eccellenze del Paese per svilire ancora di più il ruolo del Parlamento”.

La senatrice forzista poi aggiunge: “È una deriva illiberale che va assolutamente fermata ma non c’è da confidare sulla responsabilità del resto della maggioranza: nella scorsa legislatura infatti anche il Pd presentò una proposta di legge che tagliava fuori dagli incarichi di governo grandi imprenditori, professionisti e accademici, con l’aggravante che i titolari di impresa, attraverso il blind trust, avrebbero dovuto cedere al buio la gestione senza poter più incidere sul futuro delle proprie aziende. Proposta che i grillini hanno ovviamente copiato. L’unica parte codivisibile è lo stop alle porte girevoli per i magistrati in politica”.