#Biden: “Il suprematismo bianco è la minaccia più grande”

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Oggi la minaccia più letale per il paese è il suprematismo bianco

Non il terrorismo, non Al Qaida: i suprematisti bianchi sono oggi la principale minaccia”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando a Tulsa in occasione della commemorazione a 100 anni del massacro di circa 300 cittadini afroamericani. Biden ha sottolineato l’agghiacciante tentativo di rimozione di questa tragedia: “Il fatto che siamo rimasti in silenzio non vuol dire che non sia mai accaduto”.

Il presidente ha denunciato anche gli attacchi contro il diritto di voto degli afroamericani. “Cento anni fa, una violenta folla di suprematisti bianchi ha fatto irruzione, bombardato e distrutto circa 35 isolati del fiorente quartiere nero di Greenwood a Tulsa, in Oklahoma. Famiglie e bambini sono stati assassinati a sangue freddo. Case, aziende e chiese sono state bruciate. In tutto, fino a 300 neri americani sono stati uccisi e quasi 10.000 sono rimasti indigenti e senza casa”, ha ricordato Biden.

La presidenza di Biden, nata proprio sotto il segno della ribellione all’ingiustizia del suprematismo bianco, non poteva mancare all’appuntamento della commemorazione di una dei momenti più bui della storia statunitense. Viola Fletcher, una sopravvissuta di 107 anni al massacro, ha recentemente testimoniato davanti al Congresso: “Non dimenticherò mai – ha detto Fletcher secondo il presidente americano – la violenza della folla bianca quando abbiamo lasciato la nostra casa. Vedo ancora uomini neri che vengono fucilati, corpi neri che giacciono per strada.

Sento ancora odore di fumo e vedo fuoco. Vedo ancora che le fabbriche dei neri vengono bruciate. Sento ancora gli aeroplani che volano in alto. Sento le urla. Ho vissuto il massacro ogni giorno. Il nostro Paese può dimenticare questa storia, ma io no”. Biden ha promesso di non dimenticare, ha indetto un “Giorno della memoria” per i 100 anni dal massacro di Tulsa e annunciato sette misure per ridurre il gap economico razziale negli Stati Uniti: da investimenti nell’edilizia nei quartieri più poveri al sostegno finanziario per scuole e piccole attività guidate da minoranze.