Biennale, Franceschini: simbolo della ripartenza della cultura

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Fondamentale guardare al futuro e puntare sulla creatività dei nostri artisti

La Biennale di Architettura è un segnale di ripartenza e una sfida positiva che l’Italia lancia a sé stessa e al mondo. La cultura può ripartire in condizioni di sicurezza. L’abbiamo dimostrato l’anno scorso con il Festival del Cinema di Venezia e lo facciamo quest’anno con la Biennale, ospitando paesi da tutto il mondo”.

Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini a Venezia nel corso della cerimonia di inaugurazione della Biennale dell’Architettura.

Il padiglione Italia è quest’anno davvero molto bello e dimostra che oggi qualsiasi attività, in primis l’architettura, non possa essere concepita prescindendo dalla sostenibilità, ovvero dall’impatto che essa ha sul pianeta che noi viviamo. La seconda cosa che dimostra questa Biennale è la grande sfida rivolta al futuro.

Se c’è una cosa che l’Italia ha fatto poco negli ultimi decenni è stato guardare al futuro. Troppo concentrati sul passato abbiamo dimenticato che abbiamo un patrimonio di maestri, di talenti, molti giovani, del tutto straordinari, nell’arte e nell’architettura contemporanea. Dobbiamo puntare molto su di loro e su questa grande sfida – di cui Venezia sarà protagonista unica – rappresentata dall’incrocio tra il digitale, l’arte e la creatività”.

“La Biennale è stata sempre all’avanguardia, ha sempre indicato una strada proiettata sul futuro e mi fa piacere che qui oggi oltre al Presidente Roberto Cicutto, ci sia il Presidente del Maxxi, il Presidente della Triennale e quello della Quadriennale. Perché sono le istituzioni che insieme a tante altre, pubbliche e private, hanno tenuto aperta questa finestra sul futuro. Ora non è più un lavoro di minoranza profetiche, è un lavoro del Paese. Proiettarsi sul futuro e accettare le sfide e dimostrare che la creatività italiana non è solo una cosa del passato ma è una cosa del presente. Dimostriamo al mondo di cosa è capace l’Italia”.