Bisignani boccia Mattarella: “Doveva sciogliere Parlamento e Csm. Draghi? Ha sbagliato…”

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Il giudizio è negativo per diversi motivi. Come costituzionalista Mattarella ha seguito poco la Carta e non ha sciolto il Parlamento quando avrebbe dovuto farlo

Non solo, come Presidente del Csm non ha sciolto nemmeno il Consiglio Superiore della Magistratura, altra sua prerogativa, quando è esploso il primo scandalo che ha portato alle dimissioni di alcuni consiglieri. Di fatto, ha favorito la deriva assoluta della magistratura con le procure in guerra tra loro a colpi di inchieste ed intercettazioni”. È il giudizio di Luigi Bisignani a Affari Italiani sul settennato di Sergio Mattarella al Quirinale.

Secondo il faccendiere ed ex giornalista, il Capo dello Statoha consentito a chi, come Giuseppe Conte, si è presentato agli italiani giocando sul curriculum di diventare Presidente del Consiglio senza alcuna esperienza; lo ha anche supportato nella folle deriva della gestione del Covid, con quelle conferenze stampa notturne che hanno personalizzato in un modo mai visto prima il ruolo del premier”.

Bisignani si scaglia anche il premier Mario Draghi, che avrebbe “sbagliato la composizione del suo governo con i cinque Ministri tecnici che avrebbero dovuto essere i migliori e che invece sono i peggiori. Tra loro Giovannini ai Trasporti, il quale fa addirittura rimpiangere Toninelli; Cingolani che è un caso continuo e Colao che pensa ancora di essere a capo di un’azienda telefonica privata e non un ministro della Repubblica che dovrebbe avviare la digitalizzazione del Paese”.