Boschi vs Gruber, Lucarelli: “Solidarietà femminile? Non va scomodata”

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Selvaggia Lucarelli interviene (due volte) sullo scontro Maria Elena Boschi – Lilli Gruber dopo la partecipazione ieri sera della presidente dei deputati di Italia Viva a ‘Otto e Mezzo’. “La sconfitta al referendum è il secondo momento peggiore della vita della Boschi dopo questa sua serata con la Gruber”, aveva infatti scritto su Twitter Lucarelli dopo che la deputata aveva lamentato di essere stata interrotta più volte dalla conduttrice. E il ‘cinguettio’ con battuta di Lucarelli non era passato inosservato, attirando nei commenti anche alcune critiche da parte dei sostenitori di Boschi.

E così, oggi Lucarelli è tornata sull’argomento con un lungo post su Facebook: “Ieri sera – ha scritto la giornalista del Fatto – è andato in onda uno scontro piuttosto acceso tra Lilli Gruber e Maria Elena Boschi. Contro chi si è permesso di fare qualche battuta (tipo me) sul fatto che la Gruber l’abbia cazziata per mezz’ora o che ci fosse tensione tra le due, si è rivoltata mezza Italia Viva con i suoi fidi soldatini e un po’ di altra umanità varia, tutti a dire ‘e la solidarietà femminile?’. Vorrei dire questo. Ci sono discussioni tra individuo e individuo (politiche come ieri sera) per cui il tema ‘solidarietà femminile’ proprio non va scomodato”.

“E non va scomodato – ha spiegato ancora -, intanto, perché se si ritiene che una donna vada difesa in quanto tale in una discussione qualunque nella quale peraltro è perfettamente in grado di difendersi da sola, le si attribuisce uno stato di inferiorità o debolezza. (che non ha) Il tema della solidarietà femminile (espressione già non esattamente chiara a molti) si scomoda se una donna è attaccata, discriminata, molestata, mortificata, svilita in quanto donna, quando il problema alla base di un attacco è culturale, non – al massimo – quello di antipatia tra una giornalista e una politica. Che poi strumentalizzino il tema proprio i soldatini di Italia Viva – continua Lucarelli -, i maschi alfa che si muovono in gruppo a difendere la povera, indifesa Boschi, gli stessi che la scorsa settimana esprimevano solidarietà al potente direttore anzichè alla Boldrini, fa ancora più ridere”.

“Infine – conclude Lucarelli -, vi siete tragicamente abituati a conduttori che leggono il gobbo e le domande degli autori e digeriscono qualsiasi risposta con l’aria del ruminante che guarda il treno. Capita che ogni tanto un conduttore cerchi il contraddittorio, anche in maniera accesa. Era un uno contro uno, tra due donne forti e con esperienza. Si può stare da una parte o dall’altra, ma di agnellini al macello, io non ne ho visti”, chiosa la giornalista.