Brunetta: “Legge bilancio anticipata, riforme subito”

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“Se l’asse franco-tedesco, per superare le resistenze dei Paesi del Nord, vuole accelerare con una condivisibile strategia, sia per quanto riguarda i processi decisionali, che i tempi di attuazione, l’Italia deve essere all’altezza della sfida. Altro, lo ripetiamo, che Villa Pamphili, altro che ridicola limatura momentanea e costosa dell’Iva. Servono le riforme, quelle vere e che servono al Paese. Tutte e subito. Come risposta agli italiani, ai mercati finanziari e alle cancellerie europee. Al nostro senso di Europa. Questa è la grande occasione. Si metta in piedi al più presto in Parlamento una commissione speciale per l’analisi del pacchetto europeo, in modo tale che la commissione possa lavorare almeno la prima settimana di luglio per istruire il mandato dell’Italia al presidente Conte in vista del Consiglio Europeo di metà mese prossimo. In parallelo, si lavori al Piano Nazionale delle Riforme, in modo tale da presentare all’Europa la “volontà Paese” di costruire un percorso di riforme condivise, coerente con quanto richiestoci dall’Europa già da maggio. Aspettare l’autunno, tra una chiacchiera e l’altra, la Nadef di metà settembre, nonché il calendario ordinario del semestre europeo di bilancio, sarebbe un tragico errore. Dobbiamo giocare di anticipo. Non deve l’Europa metterci alle strette. Dobbiamo essere noi, l’Italia, ad anticipare i tempi”.Così Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, in un editoriale sul Riformista.“Facciamo, dunque, “front loading” (accumulando tutto il deficit), attraverso la Legge di Bilancio anticipata di tutti i provvedimenti necessari per salvare il Paese, con relativo e nuovo discostamento; facciamo “front loading” delle riforme (tutte insieme: giustizia, appalti, fisco, agenda digitale, green deal che ci chiede l’Europa), a partire dalla semplificazione burocratica; facciamo “front loading” dell’azione politica di Governo, tenendo aperto il Parlamento anche ad agosto. Tre segnali di serietà, di credibilità, di esistenza in vita della nostra classe politica (maggioranza e opposizione), per salvare l’Italia. Gli italiani non possono più aspettare”.