Cacciari: “Se fossi Presidente… Ecco che cosa farei”

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Massimo Cacciari gioca. Gioca a fare il presidente della Repubblica

Ma il gioco è serissimo e nonostante qualche giorno fa, proprio ad Affaritaliani.it, abbia bollato come “barzelletta” l’ipotesi di una sua candidatura ed elezione al ruolo di Capo lo Stato, oggi l’ex sindaco di Venezia spiega sempre ad Affaritaliani.it che cosa farebbe se fosse lui il successore di Sergio Mattarella al Quirinale.

Cacciari conferma la sua idoneità alla massima carica perché, oltre alla modestia che manca allo squadrone di aspiranti più o meno fasulli e illusi, ha le idee chiare: “La soluzione migliore è che Draghi rimanga a fare il premier a Palazzo Chigi … “Perché? Perché, non abbiamo altri all’altezza!” Ha detto in pratica. Visto come si parla chiaro?

“Come prima cosa insisterei sulla razionalizzazione della gestione dell’epidemia, che non va compressa tutta soltanto sullo slogan vacciniamoci tutti”, spiega il filosofo della Laguna. Chiederei al governo una strategia flessibile e nuova e chiederei al presidente Draghi e alle forze politiche, tutte, di articolare i provvedimenti del Pnrr considerando anche le esigenze sociali imprescindibili come quelle che riguardano gli asili, le scuole e gli stipendi degli insegnanti. Non si può e non si deve guardare soltanto all’aumento del Prodotto Interno Lordo e alla produttività, serve una maggiore attenzione al welfare sociale. Questo chiederei al premier e ai partiti se fossi al Quirinale”.

Non solo, Cacciari prosegue: “Chiederei anche al governo che l’eventuale proroga dello stato di emergenza, che nessuna costituzione al mondo prevede che possa andare oltre i due anni, 12 mesi più 12 mesi, venga deciso solo dopo una seria e approfondita discussione parlamentare con audizioni di esperti e con la massima attenzione che merita un argomento di tale delicatezza”. E ancora: “L’epidemia non può più essere gestita a colpi di Dpcm e di decreti, altrimenti l’esecutivo diventa il potere legislativo. Da presidente della Repubblica sottolineerei con forza questa preoccupazione”.

Per quanto riguarda i vaccini ai bambini della fascia 5-11 anni, che dovrebbero iniziare a dicembre, l’ex primo cittadino di Venezia spiega: “Chiederei da Capo dello Stato un parere serio e dettagliato da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La vaccinazione ai bambini in questo momento non è consigliata in nessun Paese del mondo e quindi raccomanderei massima cautela”.

Infine, sul piano più strettamente politico, l’impegno di Cacciari presidente della Repubblica sarebbe quello di spingere le forze politiche verso una riforma della legge elettorale “in senso maggioritario con i collegi uninominali e il ballottaggio, ovvero il secondo turno. Solo questo sistema, infatti, permette ai partiti di selezionare una classe dirigente e di politici decente e non la peggiore di sempre come abbiamo visto nell’ultimo decennio. Non solo, questa riforma elettorale creerebbe maggioranze parlamentari solide e stabili. Ma proprio per questo motivo – conclude – è del tutto evidente che i partiti che abbiamo oggi in Italia non faranno mai e poi mai una riforma elettorale di questo tipo”.