“Ieri il Senato ha votato la riduzione solo dell’elettorato per il Senato, limitandosi all’elettorato attivo, senza quello passivo come previsto.
Ricordo a tutti che in commissione era stato approvato all’unanimità il mio emendamento che prevedeva che i votanti per il Senato fossero 18enni e che coloro che potevano essere eletti avessero 25 anni, esattamente come accade per la Camera dei Deputati.
Peccato che dopo i veti e i ricatti dei Cinque Stelle e di Leu per ottenere dal PD il sì alla riduzione del numero dei parlamentari, dunque per altre ragioni rispetto all’età per eleggere ed essere eletti al Senato, si è intervenuti nella modifica dell’articolo 58 solo sull’elettorato attivo lasciando inalterato l’età dei 40 anni per chi si candida a essere eletto.
Ora, fermo restando che ovviamente quello che decide la commissione non può essere travolto dall’Aula per ricatti che nulla hanno a vedere con il provvedimento, vorrei evidenziare un altro dato passato sotto silenzio.
Qualcuno ha considerato i numeri con cui il provvedimento è passato?Ci sono stato 125 si e 84 astenuti
E sarebbe stato sufficiente che l’opposizione insieme a Italia Viva non partecipasse al voto, perché non si arrivasse neppure al raggiungimento del numero legale di 141, necessario per l’approvazione del provvedimento.
Quando una maggioranza vede che un provvedimento, che in terza e quarta lettura richiederà la maggioranza assoluta e quindi 161 voti, ne ottiene appena 125, non può non fare una riflessione.
Non hanno più neanche i numeri per approvare un provvedimento a maggioranza semplice, se ne rendono conto?
Si prenda atto che le scuole sono chiuse da mesi e non riapriranno se non in una minima parte, che i porti sono aperti in Italia e chiusi nel resto del mondo, e che la prima cosa da chiudere davvero è questa legislatura fallimentare.
Va bene difendere la poltrona ma a tutto c’è un limite, perché questa legislatura è finita con il voto di ieri al Senato…”
“Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato
