Calenda: coalizione Ursula con Draghi anche dopo 2023

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L’obiettivo di Azione è “quello di arrivare alla stessa coalizione che sostiene la Commissione europea, possibilmente con Draghi ancora presidente del Consiglio dopo il 2023”

Lo spiega Carlo Calenda, europarlamentare e leader di Azione, in un intervento sul Corriere della Sera.

“Ci chiedono ossessivamente dove si colloca Azione? Il centro con Renzi, Brugnaro e Toti? Oppure il nuovo Ulivo, Calenda, Letta, Conte, Grillo e Fratoianni. Nessuno dei due progetti ci appassiona. Dimentichiamo un fatto: sovranisti e populisti sono cresciuti anche perché hanno fatto politica. Sono andati a prendersi i voti sul territorio, elaborando e presentando un nuovo (detestabile) pensiero politico. Popolari, socialdemocratici, liberali e verdi sono rimasti fermi a barcamenarsi tra incoerenza e impotenza. Vecchi, polverosi, intimiditi e senza mai un guizzo. L’arrocco perpetuo ha finito per sottometterli a populisti e sovranisti”, osserva Calenda.

“Azione – assicura – farà un percorso diverso. Lo stesso che a Roma ha portato la nostra lista ad essere la prima nella città. Serietà, lavoro duro, idealismo e coraggio non sono valori naïf, di chi non riconosce che la politica è ‘sangue e merda’, ma elementi necessari alla rifondazione della politica quando la politica necessita di essere rifondata. E dunque basta alleanze folli, proposte inattuabili, evocazioni strumentali del fascismo o della patria, tatticismi, mosse del cavallo. A tutto questo polveroso arsenale contrapporremmo un linguaggio diretto e un comportamento coerente per raccogliere i consensi che servono a staccare socialdemocratici, popolari e liberali dall’abbraccio mortale con populisti e sovranisti”.

“L’obiettivo è quello di arrivare alla stessa coalizione che sostiene la Commissione europea, possibilmente con Draghi ancora presidente del Consiglio dopo il ’23. Sappiamo che è una sfida culturale prima che politica e come tale impervia e lunga. Le nostre porte sono aperteachi, dentro la politicaedalla società civile, vorrà unirsi a questo progetto. Ma da questa posizione non ci muoveremo. Se vale la pena fare politica, politica deve essere”, conclude Calenda.