Cangini: “Fuori i nomi dei deputati furbetti. Interrogazione a Conte e Catalfo”

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“L’ignobile operazione di propaganda anticasta orchestrata dal presidente grillino dell’Inps, Tridico, e dal suo dante causa Luigi Di Maio sta infangando l’intero Parlamento. Come ho scritto in un’interrogazione parlamentare rivolta al presidente del Consiglio e al ministro del Lavoro, la decisione di non diffondere i nomi dei deputati che hanno richiesto il sussidio riservato alle partite Iva è illegittima. I nomi devono essere resi pubblici al più presto!”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, animatore del Comitato per il No al referendum costituzionale. “La privacy, infatti, non c’entra nulla. Come tutti sanno, i parlamentari hanno l’obbligo di rendere pubblicamente consultabile dichiarazione dei redditi e situazione patrimoniale, obbligo che non si concilia con la riservatezza relativa ad emolumenti pagati con fondi pubblici, come nel caso in questione. Una delibera dell’Autorità nazionale anticorruzione sostiene “è esclusa la pubblicazione dei dati identificativi delle persone fisiche che hanno ricevuto aiuti da parte dello Stato solo qualora da tali dati sia possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute ovvero alla situazione di disagio economico-sociale degli interessati”. E, ovviamente, non è questo il caso. Altrimenti “si impone la pubblicazione, nella sezione ‘Amministrazione trasparente’ degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese, e comunque di vantaggi economici a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro”. Infine, come ha autorevolmente ricordato il costituzionalista Giovanni Maria Flick, nel Codice privacy c’è una norma intitolata “Trattamento di categorie particolari di dati personali necessario per motivi di interesse pubblico rilevante” che considera tra i casi di interesse pubblico “i soggetti che svolgono compiti di interesse pubblico o connessi all’esercizio di pubblici poteri nella concessione, liquidazione, modifica e revoca di benefici economici, agevolazioni, elargizioni, altri emolumenti e abilitazioni”. Perciò, fuori i nomi”.