Cantieri bollenti, lavoratori in allarme

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La Fillea denuncia, specie nelle regioni del Sud, le alte temperature che condiziona il lavoro degli operai

Il segretario generale degli edili della Cgil Genovesi: “Attivare cassa integrazione. Ispettorati e Asl in campo per verifiche immediate”

“La colonnina del mercurio, stante alle previsioni meteo in questi giorni è destinata a salire ben oltre la fatidica soglia dei 35° gradi previsti per l’intervento della cassa integrazione per caldo eccessivo. Le aziende garantiscano tutti gli strumenti di rilevazione della temperatura e umidità nonché di protezione, alleggerendo turni, garantendo la giusta idratazione, ecc. Soprattutto procedano immediatamente ad attivare gli ammortizzatori sociali. Gli ispettorati e le aziende sanitarie attivino tutti i controlli necessari coordinandosi con le sedi Inps locali”.

Così dichiara Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni.

Numerose e da tutta Italia – continua il sindacalista – sono le segnalazioni che ci arrivano dai cantieri, di svenimento di lavoratori esposti a questa ondata di caldo torrido, con casi di ricovero per disidratazione. L’emergenza caldo è una delle questioni che deve essere posta immediatamente all’ordine del giorno, questo per evitare di aggravare un bilancio decisamente negativo rispetto agli infortuni e alla morte dei lavoratori che in questi primi mesi dell’anno stanno già aumentando.”