Capodanno Cinese: il 12 febbraio si celebra la festa più importante in Cina

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Il Ministero dei Trasporti Cinese ha stimato che un miliardo e 200 milioni di viaggi potrebbero essere fatti nei 40 giorni di vacanza che ruotano intorno al capodanno cinese, la festa più importante in Cina che nel 2021 cade il 12 febbraio, data d’inizio dell’anno del Bue. Una cifra inimmaginabile per noi, (circa 300 milioni di persone al giorno) ma poca cosa nella Repubblica Popolare che rileva un calo del 60% rispetto ai tre miliardi di viaggi del 2019 . L’anno scorso a gennaio, proprio nei giorni in cui il Covid aveva cominciato a diffondersi, 800 milioni di persone, ignare di quanto stava accadendo, si misero in viaggio per tutto il paese per le vacanze del capodanno (la festa della Primavera in Cina). Molti si recarono anche all’estero alimentando e accelerando la propagazione del virus con le conseguenze che tutti conosciamo. Sappiamo che la Cina è il paese in cui molto probabilmente è nato il virus e anche il primo ad averlo sconfitto ma in questi giorni di festa per eccellenza Pechino non abbassa la guardia, soprattutto alla luce dei nuovi focolai scoperti il mese scorso in alcune zone della Repubblica Popolare, sebbene si tratti di un numero circoscritto e ipercontrollato. Per questo il governo ha messo prontamente in azione la macchina della propaganda facendo appello al senso della collettività propria della cultura confuciana e alla capacità di mobilitazione di massa della popolazione: “Zaidi guonian” (restare fermi durante le vacanze) è lo slogan più ricorrente a partire da gennaio per indurre il maggior numero di persone possibile a restare a casa. Pur consapevoli di non poter fermare del tutto gli spostamenti in un periodo dell’anno in cui da sempre i cinesi si muovono in massa per ricongiungersi alle famiglie lontane, le autorità cinesi stanno facendo di tutto per contenere questa immensa migrazione periodica, la più grande al mondo. Esperti e scienziati cinesi hanno ribadito più volte che il paese non è ancora del tutto fuori pericolo, e in ambito economico è chiaro che un’altra grave battuta d’arresto come un nuovo ipotetico lockdown avrebbe ripercussioni letali. Le “Nuove politiche per il Capodanno” messe a punto dal governo si sono nutrite di una propaganda martellante che a partire dal mese di gennaio ha agito non solo attraverso gli spot pubblicitari televisivi ma soprattutto sui social network. Centinaia di milioni di visualizazzioni in pochi minuti ha ricevuto l’hashtag di Zhang Wenhong, capo della Shanghai Covid-19 Medical Treatment Expert Group. “Trascorrere a casa la festa della Primavera è un sacrificio” ha postato il medico, e ha aggiunto : “Ho grande ammirazione per i compagni che danno un contributo a tutto il popolo cinese”. Una campagna capillare che si alimenta anche di incentivi economici: la città di Suzhou, una delle più suggestive in Cina, meta turistica anche a livello internazionale, ha offerto un risarcimento di 500 yuan alle persone che rimarranno a casa; altre municipalità distribuiranno corse gratuite sui mezzi pubblici per chi non si metterà in viaggio, altre ancora daranno bonus dai 1000 ai 2000 yuan per i gruppi di lavoro che resteranno nella zona di residenza, mentre Pechino oltre al bonus in denaro distribuirà 20 GB di dati mobili garantiti. Un capodanno sottotono che non puo’ non avere una ricaduta economica sulle principali attività legate al turismo, ma anche un ricorso alla prudenza che potrebbe rivelarsi lungimirante per il futuro. Per ora le uniche a guadagnare sono le piattaforme dell’e-commerce: dall’inizio del Chinese New Year shopping Festival la sola Alibaba ha guadagnato 78 miliardi di dollari