“Io sono una donna che ha usufruito del reddito di cittadinanza, sono un’artista di 56 anni. Durante il periodo del Covid tutto si è fermato. Appena è stato possibile respirare e riprendere a vivere, voi avete ideato e realizzato dei tagli notevoli su tutto.
Noi che usufruivamo del reddito di cittadinanza ci ritroviamo senza niente. Lei mi viene a dire che sono stata sul divano a non fare niente durante il Covid. Ma come fa a dire queste cose?”.
Così Loredana Bucchi, rivolgendosi direttamente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, commenta l’intervento contro il reddito di cittadinanza fatto dalla premier in Parlamento.
Barbaresi, Cgil: “Le parole di Meloni sulla fine del reddito di cittadinanza sono gravissime, indegne di chi dovrebbe rappresentare il Paese”
Redazione
Colpevoli di povertà
Ma la storia di Loredana è solo una delle tante che all’interno dei Caf Cgil si ascoltano tutti i giorni
. L’abolizione del reddito di cittadinanza, l’introduzione dell’assegno di inclusione, la modifica complessiva della normativa hanno portato a una riduzione della platea dei beneficiari. Tante persone in difficoltà non hanno più riconosciuti i propri diritti. Eppure, scandisce Loredana, “noi abbiamo il diritto di continuare a vivere la nostra vita”.