Cavalcata Sarda 2019: settantesima edizione della festa della bellezza

0
89

SASSARI – I primi a “far cavalcata”, in omaggio a re Filippo V di Spagna, furono i nobili sassaresi nel 1711, come racconta Enrico Costa. Ma le origini della sfilata tradizionale si fanno risalire a poco meno di due secoli dopo, nel 1899, quando la città omaggiò il re d’Italia Umberto I e la regina Margherita di Savoia, a Sassari per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II. La festa non aveva ancora una cadenza fissa, tanto che nell’arco dei quarant’anni successivi, furono soltanto due le edizioni, quella del 1929 e quella del 1939, organizzate in occasione della visita di esponenti della casa reale. La festa laica della Sardegna così come la conosciamo, rinacque nel 1951 con il sindaco Oreste Pieroni e divenne un appuntamento annuale, con l’unica eccezione del 1982, quando se ne organizzarono due, una delle quali in onore del presidente della Repubblica Sandro Pertini.

La settantesima edizione della Cavalcata Sarda, la “festa della bellezza”, si svolgerà come di consueto la penultima domenica di maggio. Per le vie della città, domenica 19 maggio, sfileranno circa 2500 figuranti con l’abito tradizionale, riuniti in 70 gruppi folk provenienti da tutta l’isola e accompagnati da 22 gruppi a cavallo. I figuranti saranno seguiti dalle coppie a cavallo, dalla suggestiva tracca di Settimo San Pietro e da un corteo di oltre 220 cavalieri.
Il corteo, che sfilerà per quasi due chilometri, partirà alle 9 da corso Francesco Cossiga, di fronte alla chiesa di San Giuseppe. Proseguirà, poi, per via Asproni, via Roma, piazza d’Italia, portici Bargone e Crispo, via Cagliari, via Brigata Sassari, emiciclo Garibaldi, viale Italia, per terminare in viale Mancini all’angolo con viale Berlinguer.La sfilata a piedi si concluderà quest’anno con lo spettacolo di 70 donne in costume tradizionale in rappresentanza dei vari gruppi partecipanti. A seguire, apriranno la sfilata dei gruppi a cavallo le Amazzoni di Nuoro.
Come ogni anno è prevista la partecipazione di gruppi di turisti stranieri, provenienti dalla Francia, dalla Svizzera francese e da Israele. Sarà, inoltre, presente, tra le autorità, il professor Azis Pollozhani, già ministro della Repubblica di Macedonia e ambasciatore presso le Nazioni Unite e oggi rettore della Mother Teresa University di Skopje (Repubblica di Macedonia), a Sassari per impegni accademici.
Il primo pomeriggio sarà dedicato allo spettacolo delle pariglie dei cavalieri, che si svolgerà all’ippodromo Pinna. Dalle ore 16 i gruppi si esibiranno in spettacolari acrobazie sui cavalli in corsa dando prova di bravura e abilità.

Prenderà il via venerdì 17 maggio la rassegna dei canti e delle danze tradizionali della Sardegna. Alle ore 18 ritornerà l’atteso appuntamento a Monte d’Accoddi con “Voci e suoni tra miti e riti”, presentata da Giuliano Marongiu.
La serata prevede l’esibizione di maschere e cori tradizionali: Boes e Merdules Bezzos di Ottana, Coro Ortobene di Nuoro, Mascheras Limpias di Fonni, Mamutzones Antigos di Samugheo, Coro Gabriel di Tempio Pausania, Maschera ‘E Cuaddu di Neoneli, Coro Femminile Ilune di Dorgali, Maimones e Murronarzos di Olzai, Sa Maschera a Lenzolu di Aidomaggiore. Anche quest’anno sarà disponibile un ampio parcheggio nei pressi dell’altare prenuragico che consentirà a un maggior numero di spettatori di assistere alla manifestazione.
Sabato 18 e domenica 19 dalle 19 in piazza d’Italia i gruppi folkloristici isolani proporranno un vasto repertorio musicale e coreografico. La rassegna sarà presentata da Giuliano Marongiu.
Sabato 18 a partire dalle ore 18.30 si esibiranno Inoria Bande, il Gruppo Folk “Gurusele” Thatari di Sassari, i Tenores di Neoneli, il Gruppo Folk San Gabriele Villagrande Strisaili, il Coro Baratz di Villassunta – Sassari, il Coro di Ittiri, il Gruppo Folk Sas Comares di Benetutti, il Coro Paulicu Mossa di Bonorva, Su Cuncordu Banaresu di Banari, il Gruppo Folk Santa Rughe di Uri, il Coro di Loiri, il Coro Boghes Noas di Ossi, il Coro di Pozzomaggiore, il Gruppo Folk Ass. Folkloristica Abbasantese di Abbasanta, Roberto Tangianu, il Gruppo Folk “Orohole” Ovodda, Sonos de Coro di Sennori, Coro Peppino Mereu di Tonara, Coro di Nulvi, Gruppo Folk Sos Canarjos di Nuoro, Coro Bachis Sulis di Aritzo, Gruppo Folk Biddobrana di Villaurbana, Gruppo Folk Ittiri Cannedu, Coro Logudoro di Usini, Amici del Canto Sardo di Sassari, il Gruppo Folk Acuvacamus di Sassari, la Corale Caras di Sassari, il Gruppo Folk Tradizioni Popolari di Galtellì, il Coro di Nule Su Furione, il Gruppo Folk “San Nicola” di Sassari, il Gruppo Folk Santa Sofia di Tertenia, il Coro Lachesos di Mores, Cuncordu Planu de Murtas Pozzomaggiore, “Boghes de Logudoro” di Usini.
Domenica 19 a partire dalle ore 18 si esibiranno Inoria Bande, il Gruppo Folk “Città di Sassari”, il Gruppo Folk Città di Oristano, il Gruppo Folk “Saludos” di Nuoro, il Gruppo Folk Froris de Beranu di Quartu Sant’Elena, il Gruppo Folk Ballos des Sos Ammentos Is Campidanesas, Oristano, l’Accademia Tradizioni Popolari Città di Tempio, il Gruppo Folk San Nicola di Ottana, il Gruppo Folk “Balladores” di Ollolai, il Gruppo Folk “Gli Scalzi” di Cabras, il Gruppo Folk Iglesias Is Meurreddus, il Gruppo Folk Kellarious di Selargius, il Gruppo Folk “San Sebastiano” di Samugheo, Roberto Tangianu, il Gruppo Folk “Antonia Mesina” di Orgosolo, il Gruppo Folk Graziano Picoi, il Gruppo Folk Sant’Antioco di Bisarcio Ozieri, i Tenore di Bitti Remunnu e Locu, il Gruppo Folk “Sas Prennas” di Bitti, il Gruppo Folk di Sorgono, il Gruppo Folk “Su Gologone” di Oliena, il Gruppo Folk “Onnigaza” di Ghilarza, il Gruppo Folk Città di Villacidro, il Gruppo Folk Sa Cointroza di Aidomaggiore, il Gruppo Folk Civitas Mariana di Luogosanto, il Gruppo Folk “Brathallos” di Fonni, il Gruppo Folk “Tradizioni Popolari” di Lotzorai, il Gruppo Folk “Figulinas” di Florinas, il Gruppo Folk Guilcer di Paulilatino, il Gruppo Folk Tiscali di Dorgali, il Tenore San Gavino di Oniferi, il Gruppo Folk Sant’Andrea Gonnesa, il Gruppo Folk Tradizioni Popolari di Villanova Monteleone, il Gruppo Folk Santa Maria de Bubalis Siligo, il Coro di Usini, il Coro Antoninu Paba di Giav, il Coro di Uri, il Gruppo Folk Tuffudesu di Osilo, il Gruppo Folk di Uri, l’Associazione Culturale Cantadores a Chiterra Ozieri, il Gruppo Folk “Thatari” di Sassari.

Mostre ed eventi

In piazza d’Italia venerdì 17 maggio, a partire dalle ore 21, appuntamento con il festival internazionale di musiche etniche “Trimpanu”, che quest’anno vedrà esibirsi in concerto The Bongo Hop (Colombia/Francia) e Stefano Saletti e Banda Ikona (Italia)Groove afro-caraibici e un gusto per la contaminazione fra tradizione con hip-hop, soul music e acid jazz, fanno di Bongo Hop una delle proposte più interessanti del panorama ethno/world/folk mondiale. La voce di Cindy Pooch, una robusta ritmica ed una sezione fiati di prim’ordine completano il contagioso mix. Presentano il nuovo disco “San Gabriel”.Vero e proprio dream-team della world music italiana, con membri provenienti da gruppi fondamentali come Agricantus, Novalia, Tamburi del Vesuvio. Con Stefano Saletti e Banda Ikona (Italia) si intraprende un viaggio nel Mediterraneo, un miscuglio di stili, una babele di lingue, un sestetto solidissimo che mischia sonorità tradizionali all’elettronica e al rock.Da venerdì 17 alle ore 17 a domenica 19 maggio il centro cittadino ospiterà una serie di iniziative dedicate all’enogastronomia.Ritornerà in piazza Castello “Pani ed Eccellenze di Sardegna” con mostre, degustazioni, incontri, laboratori e altro ancora per presentare la cultura del gusto e dei sapori della Sardegna. L’evento è a cura di Event Sardinia.In piazza Fiume si svolgerà la manifestazione “Eat&buffas Sardinia food parade. Villaggio dei sapori e dell’artigianato” a cura dell’Associazione Eat&Buffas. Venerdì 17 alle ore 19 si terrà il convegno dal titolo: “Un Viaggio nella storia dei dolci della Sardegna”. I relatori saranno Giovanni Fancello, giornalista gastronomo, e Giovanni Cocco, presidente dell’associazione culturale S’andala eventi. Modera il dibattito Lucia Cossu. In occasione del convegno si presenterà il volume di Giovanni Fancello “Durches – Un viaggio nella storia dei dolci dall’antichità ai giorni nostri”. A seguire la degustazione di un dolce tipico sardo.
Fino al 26 maggio Sala Duce, a Palazzo Ducale, accoglierà gli scatti del fotografo nell’esposizione fotografica “La festa della bellezza”, realizzata in occasione della settantesima edizione della Cavalcata Sarda. Dai costumi ai gioielli, dalle launeddas ai carri, dai balli alle pariglie, dal 2009 al 2018 Francesco Merella ha fotografato i diversi momenti della Cavalcata Sarda, soffermandosi in particolar modo sui volti dei protagonisti della sfilata, gli uomini e le donne di Sardegna. La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19, sabato dalle ore 10 alle ore 13.