Champions League, Psg-Bayern 0-1: Choupo-Moting non basta, francesi in semifinale

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Che spettacolo. Tre ore di calcio di livello altissimo tra andata e ritorno hanno illuminato il palcoscenico europeo della Champions League, il più prestigioso, tra due squadre che hanno fatto della modernità e del gioco offensivo il proprio marchio di fabbrica. Una finale anticipata, come spesso si usa dire, ma questa volta certificato da quanto visto in campo sull’asse Monaco di Baviera-Parigi, in due confronti vinti dalla squadra ospite spennellati qua e là da giocate ad altissimo tasso di difficoltà, divertimento ed efficacia. L’ha spuntata il Psg, grazie alla burocrazia bisognerebbe dire visto il tie-break dei gol in trasferta, ma lo ha fatto andando anche contro la sfortuna dei tre pali di Neymar e la bravura di Neuer, sempre sul brasiliano. Lo zero nel tabellino è probabilmente la cosa più bugiarda della serata di Parigi, con un solo grosso rammarico per entrambe le formazioni: non aver potuto disputare questo doppio confronto con tutti i migliori giocatori a disposizione, Lewandowski in primis.

Impossibile raccontare per filo e per segno quanto visto in campo. Un remake della sfida nella neve di Monaco di Baviera all’andata, ma a parti invertite, nell’atteggiamento, nelle occasioni e anche nel risultato. Un inizio fulminante del Psg con Mbappé vicino al gol già al secondo minuto su servizio di Neymar e poi un quarto d’ora di predominio bavarese, con una pressione alta che ha portato ad un paio di occasioni buone per Kimmich e Alaba prima di lasciare spazio ai quindici minuti show di Neymar. Il brasiliano si è fatto ipnotizzare tre volte da Neuer, ma soprattutto ha timbrato altrettanto i legni della porta del tedesco, provandoci da tutte le posizioni senza però bucarlo. E come praticamente sempre accade, al primo tiro nello specchio dell’avversario, nel momento di massimo sforzo del Psg, è arrivata l’azione del vantaggio per il Bayern con una giocata di Muller, conclusa da Alaba e respinta da Navas sulla testa di Choupo-Moting per il gol che ha deciso il match al 40′. Ma non la qualificazione, perché i parigini dopo lo svantaggio hanno traballato già prima dell’intervallo, ma grazie alle parate di Navas non sono crollati.

La ripresa invece è stata vissuta tutta in un fiato dagli spettatori, specialmente quelli neutrali, in attesa che succedesse qualcosa che stravolgesse il copione del match, un colpo di scena che – a conti fatti – è arrivato proprio col fatto che nessun altro, nonostante svariate occasioni, abbia saputo infilare la porta e mischiare le carte. Spazio quindi alle giocate di altissimo livello, senza frutto finale ma strabilianti come al 53′ quando Neymar, Mbappé e Di Maria hanno confezionato, senza concluderla, un’azione degna da console. Negli ultimi minuti l’assedio del Bayern ha portato a un paio di conclusioni ribattute di Sané e Muller, lasciando spazio ai contropiedi del Psg sventati spesso da un Neuer versione libero.

Ora per il Psg, che dopo il Barcellona si è fatto lo scalpo anche del Bayern, toccherà una tra Manchester City di Guardiola e Borussia Dortmund. Una semifinale da prepararsi con il favore del pronostico, a prescindere da tutto.