CIBO GLUTINE FREE È BOOM ANCHE SE I PREZZI SONO ALLE STELLE

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 Cibo: è boom in Italia per i prodotti senza glutine, ma prezzi alle stelle. Listini fino a +450% rispetto ad alimenti normali e minori quantità nelle confezioni

Non solo celiachia, oggi mangiare senza glutine è diventata una “moda”. Mercato italiano vale 320 milioni di euro annui 

1 cittadino su 3 sceglie alimenti senza glutine in assenza di problemi alimentari o sanitari

 

Sempre più italiani scelgono prodotti senza glutine, al punto che in questo comparto il mercato ha raggiunto un giro d’affari da 320 milioni di euro, anche grazie alla maggior presenza di cibi e bevande privi di glutine venduti presso i supermercati del nostro paese.  Una vera e propria moda esplosa nell’ultimo periodo, con un numero crescente di cittadini che, anche in assenza di patologie o problemi sanitari, inserisce nella propria dieta prodotti senza glutine. Lo afferma Consumerismo No Profit, che ha realizzato una apposita ricerca sul tema.

“Oggi in Italia 1 consumatore su 3 che acquista cibi e bevande senza glutine lo fa per una libera scelta di alimentazione, non legata a problemi di celiachia, intolleranze o allergie alimentari – spiega il presidente Luigi Gabriele – Una moda legata alla convinzione che tali alimenti siano più sani o aiutino a dimagrire, ma che ha impatti non indifferenti sul portafogli. L’indagine realizzata da Consumerismo evidenzia infatti in modo lampante come i prezzi dei prodotti senza glutine siano sensibilmente più costosi rispetto ai corrispettivi “normali”, maggior costo causato anche da un altro fattore: le minori quantità di cibo e bevande inserite nelle confezioni dei prodotti glutin-free”.

Analizzando i prezzi al dettaglio, si scopre che le differenze più forti tra prodotti tradizionali e prodotti senza glutine si registrano per le fette biscottate (fino al +449%), pane (+323%), patatine (+215%), cracker (+208%) e biscotti (+189%).