Cinema in lutto: addio a Sergio Fantoni, attore e voce di Marlon Brando

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È morto Sergio Fantoni, una colonna, una leggenda del cinema e del teatro. Il celebre attore e doppiatore se n’è andato a quasi 90 anni (li avrebbe compiuti il 7 agosto).

Fantoni era una di quelle figure capitali, ma sempre sommesse e quindi di rado mitiche, che fanno dell’interpretazione un’arte tanto raffinata quanto invisibile. Apprezzato e incoraggiato da maestri autorevoli come Luchino Visconti, agli inizi puntò su Cinecittà dove gli fu maestro un artigiano di solida esperienza come Pietro Francisci che lo iniziò ai film spettacolari, peplum o avventura, che all’inizio degli anni ’50 erano prediletti dal pubblico e attiravano a Roma anche i produttori americani.

Di lì a poco sarebbe cominciata l’epoca della “Hollywood sul Tevere” e Sergio ne avrebbe approfittato per farsi apprezzare, imparare l’inglese, creare alternative ai personaggi stereotipati dei B-movies italiani. Già nel 1954 Visconti lo chiamò per “Senso” e cinque anni dopo con “Nella città l’inferno” di Renato Castellani cominciava per Fantoni una seconda carriera nel miglior cinema italiano. Intanto a teatro era ormai un protagonista e pur approfondendo i classici o Shakespeare mostrava sempre più curiosità per gli autori moderni, da Pirandello a Beckett, da O’Neil a Tom Stoppard.