CINISMO DI GOVERNO

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Può capitare che partiti di maggioranza approvino leggi sbagliate. E ci si può stare. Può capitare che leggi sbagliate provochino gravi danni alla società. Ed è un po’ più difficile da accettare. Quel che risulta inaccettabile è che leggi sbagliate e dannose siano votate in malafede, pensando non al Paese ma a se stessi e piegando il processo legislativo alla battaglia politica interna ai partiti o tra i partiti di governo. È accaduto la scorsa settimana sull’Ilva. La senatrice grillina Barbara Lezzi ha presentato un emendamento al decreto sulle crisi aziendali che annulla lo scudo penale relativo all’adeguamento ambientale per i manager di ArcelorMittal. Quello scudo era parte essenziale dell’accordo siglato un anno fa tra l’azienda che controlla il polo siderurgico dell’ex Ilva di Taranto e il governo rappresentato dall’allora ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio. L’emendamento della Lezzi è passato con i voti dei grillini e con quelli del Pd. Conseguenze? Secondo i metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil “nella migliore delle ipotesi si rischia ora una drastica riduzione dell’occupazione, nella peggiore si offre un formidabile pretesto alla proprietà ad andar via dal nostro Paese”. Oltre quattro miliardi di investimenti e 8mila posti di lavoro a rischio. Nonché la definitiva perdita, per l’Italia, del polo siderurgico più importante d’Europa. E perché Barbara Lezzi ha presentato quell’emendamento? Per esibire al popolo grillino una norma che richiamasse la purezza iniziale del Movimento segnando di conseguenza un punto su Luigi Di Maio. E perché Barbara Lezzi ha dichiarato guerra a Di Maio? Perché il “capo politico” del Movimento non l’ha riconfermata ministro. E perché il Pd ha votato l’emendamento della Lezzi? Per realpolitik e per sudditanza psicologica nel confronti dei grillini. Lo stesso meccanismo che ha spinto il partito di Zingaretti a confermare i decreti sicurezza, il reddito di cittadinanza, quota cento, il taglio dei parlamentari… dopo averne (giustamente) detto peste e corna. Ma il caso Ilva, giocato com’è sulla pelle di migliaia di operai, è senz’altro il peggiore. Un cinismo superiore, una superiore metafora.

Ne discendono due lezioni: quanto a personalismi e correntismo, il Movimento 5stelle non ha ormai nulla da invidiare al Pd; non è stato il Pd a normalizzare il Movi