Clima, Legambiente: in Italia escalation di eventi estremi in 10 anni

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Gli impatti più rilevanti si sono registrati in 602 comuni italiani, 95 in più rispetto allo scorso anno (quasi +18%). Lo rileva il rapporto annuale dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato con il contributo del Gruppo Unipol e con la collaborazione scientifica di Enel Foundation. Nello specifico si sono verificati 486 casi di allagamenti da piogge intense, 406 casi di stop alle infrastrutture da piogge intense con 83 giorni di stop a metropolitane e treni urbani, 308 eventi con danni causati da trombe d’aria, 134 gli eventi causati da esondazioni fluviali, 48 casi di danni provocati da prolungati periodi di siccità e temperature estreme, 41 casi di frane causate da piogge intense e 18 casi di danni al patrimonio storico.
Quanto alle città più colpite, l’associazione ambientalista indica Roma dove, dal 2010 al 1 novembre 2021, si sono verificati 56 eventi, 9 solo nell’ultimo anno, di cui ben oltre la metà, 32, hanno riguardato allagamenti a seguito di piogge intense. Altro caso importante è quello di Bari con 41 eventi, principalmente allagamenti da piogge intense (20) e danni da trombe d’aria (18). Milano con 30 eventi totali, dove sono state almeno 20 le esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro in questi anni. 14 le aree più colpite fra città e coste Sono 14 in Italia le aree più colpite da alluvioni, trombe d’aria e ondate di calore, secondo il Rapporto 2021 dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente.
Si tratta di grandi aree urbane e di territori costieri: ad intere città come Roma, Bari, Milano, Genova e Palermo, vanno aggiunti la costa romagnola e a nord delle Marche (42 casi), la Sicilia orientale e la costa agrigentina (38 e 37 eventi estremi), l’area metropolitana di Napoli (31 eventi estremi), il Ponente ligure e la provincia di Cuneo, con 28 casi in tutto, il Salento, con 18 eventi, la costa nord Toscana (17), il nord della Sardegna (12) e il sud dell’isola con 9 casi. Legambiente ricorda che nelle aree della Sicilia orientale e della costa agrigentina “sono stati numerosi i record registrati nel corso del 2021: a Siracusa l’11 agosto, si è raggiunto il record europeo di 48,8 gradi centigradi, nel catanese e siracusano in 48 ore si è registrata una quantità di pioggia pari ad un terzo di quella annuale. Inoltre, proprio questa parte dell’isola è stata teatro di devastazione a seguito del medicane Apollo”. In Salento, nei 18 eventi 12 sono stati caratterizzati da danni da trombe d’aria.