Codice della strada: la riforma porta più sanzioni e diverse polemiche

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Il testo di riforma del Codice della strada approda alla Camera e innesca subito una ridda di polemiche. Il divieto di fumo in auto per il guidatore; l’innalzamento dei limiti di velocità a 150km/h in alcuni tratti autostradali; una stretta drastica sull’uso del cellulare alla guida: le disposizioni maggiormente discusse. “Riparte in Parlamento la riforma del Codice della strada ed ecco che torna la proposta, inutile e pericolosa, di alzare a 150 km/h i limiti nelle autostrade a tre corsie”, alza i toni, ad esempio, Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori Polstrada), che definisce i 150 “uno spot”, sottolineando che “più velocità” significa “più tamponamenti, più interruzioni in coda, più inquinamento”. Ecco perché “l’Asaps si batterà per convincere il Parlamento dell’inutilità e dell’incremento del rischio derivante da questa misura”, conclude Biserni.

Nel frattempo, il Governo presenterà probabilmente un emendamento circa il ritiro della patante per chi usa il telefonino alla guida. Attualmente, il testo prevede “il divieto di uso di smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi”, con sanzioni raddoppiate. Per la prima violazione, si legge, la multa (ora compresa fra 165 a 661 euro) verrà innalzata tra 422 e 1.697 euro, con la sospensione della patente di guida da 7 giorni a due mesi. Alla seconda violazione nel corso di un biennio, scatta una multa da 644 a 2.588 euro e al raddoppio della decurtazione dei punti della patente, da 5 a 10. Altra misura restrittiva prevista riguarda il conducente. Chi guida dovrà accertarsi che il passeggero abbia la cintura di sicurezza allacciata. In caso contrario, il nuovo Codice della Strada prevederà una multa anche a carico del guidatore se il passeggero non indossa la cintura. Sanzioni pure per chi parcheggi o sosti negli spazi di ricarica dei veicoli elettrici. In tale evenienza verranno decurtati due punti dalla patente. Buone notizie,invece, per le donne in stato di gravidanza o accompagnate da bambini con età non superiore ai due anni. Saranno istituiti “parcheggi rosa” ad hoc.