Come volevasi dimostrare il Decreto Sostegni Bis non sostiene neanche se stesso

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draghi
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E, udite udite, sarà l’ultimo decreto che stanzia risorse alle imprese in crisi causa Covid.

Il contributo a fondo perduto scende a soli 8 miliardi contro gli 11 del sostegni 1, pertanto la cifra che arriverà alle imprese sarà identica a quella del Sostegni 1 e non “molto più alta” rispetto a prima, come invece aveva promesso il Governo dei migliori.
Dal 1 luglio 2021 verrà cancellato il prestito garantito al 100% in luogo di prestiti garantiti al 90%, con ovvi, è scritto nero su bianco nel decreto, aumenti di costo per le aziende più piccole proprio nel momento in cui le banche decideranno se erogare i finanziamenti sulla base dei (pessimi) bilanci del 2020. L’importo massimo rimarrà a 30.000 euro, mentre avevano promesso di incrementarlo, ed anche la durata sarà ferma a 10 anni nonostante avessero promesso di aumentare anche questa.

Draghi ha avuto un occhio di riguardo per le grandi aziende, che strano! Proprio ai detentori di grandi capitali, infatti, il governo dei “migliori” ha reso più favorevoli le condizioni dei prestiti garantiti aumentandone la durata massima. Il Governo deve difendere le piccole partite IVA, non lasciarle annegare nelle difficoltà e distruggerle. Non manca il solito “favore fiscale” alla grandi banche con la norma che di fatto allunga il tempo entro cui in caso di fusioni le DTA possono essere tramutate in credito d’imposta: figuriamoci se Draghi perdeva una possibilità di aiutare i colossi finanziari. Ed infatti, secondo le indiscrezioni della stampa, la stessa norma verrà ulteriormente incrementata nei prossimi decreti.

Nel Sostegni Bis, poi, c’è anche la famosa moratoria sui mutui. Quella c’è, ed ovviamente servirebbe molto alle piccole partite IVA, ma cosa ha fatto il Governo dei migliori? Ha rafforzato la norma? No, ha indebolito come non ci saremmo mai aspettati quest’utile strumento: d’ora in poi si potrà bloccare solo la quota capitale che, per chi ha appena acceso un finanziamento, è come non aver fatto nulla.

Si sa come è fatto il buon Draghi, due frasi celebri ne descrivono il soggetto:
1- “ci sono troppe aziende nel settore bancario e sarebbe il caso di ridurne il numero”;
2- “sarebbe sbagliato aiutare indistintamente tutte le aziende in difficoltà”.
Per il resto nel decreto ci sono le solite norme che avevamo già messo in campo durante il Governo Conte, nulla di più, nulla di innovativo. Anzi, viene riproposto il bonus vacanze contro cui si era scagliato tutto il centrodestra: che ipocrisia.
A me questo Governo continua a far paura perché sembra voglia distruggere la piccola impresa italiana e le attività commerciali più in sofferenza. Ed a voi?

Raphael Raduzzi