CON LA BANCA D’ALBANIA, TIRANA CAPITALE DELLA RICERCA ECONOMICA

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Oggi e domani l’istituto centrale di emissione della moneta nazionale Lek e di governo della politica monetaria, ospiterà l’edizione numero diciassette del forum dedicato alla ricerca economica dell’Europa sud orientale

Sarà il Governatore Gent Sejko a inaugurare, con il proprio atteso discorso di lectio magistrale, l’intenso e articolato programma di due giorni di interventi che coinvolgerà Banchieri centrali, accademici, ricercatori e responsabili della politica fiscale e finanziaria di una vasta area macro regionale caratterizzata da molti fattori di omogeneità e complementarietà e da altrettanti punti di convergenza fra zona UE e zona extra UE.

Nel corso della giornata odierna, sono previste quattro sezioni tematiche di straordinaria attualità: il rapporto fra politica monetaria e debito aziendale, in forza dell’effetto di traslazione dalla gestione dei tassi di riferimento al costo del denaro per famiglie e imprese; i comportamenti finanziari dei nuclei familiari nel quadro dell’andamento dell’inflazione e delle decisioni assunte dalle Banche centrali; le reazioni del sistema dei prezzi domestici relazionato alla politica monetaria, per contrastare l’inflazione importata; l’eterogeneità delle aspettative economiche, in rapporto sia ai prezzi al consumo sia alle deliberazioni della politica economica di cui la componente fiscale è uno dei fattori determinanti.

La seconda giornata dei lavori, sulla base degli sviluppi accademici e di comparazione delle prassi politiche fra Paesi diversi – in un contesto di allineamento fra UE ed extra UE indotto dai processi di integrazione comunitaria con Bruxelles – entrerà invece nel merito dei grandi filoni che fanno riferimento alle sfide epocali del nostro tempo, dalla sostenibilità della transizione ecologica e industriale all’educazione e inclusione finanziaria per ottimizzare l’indirizzamento delle risorse pubbliche e private e del risparmio familiare verso una nuova filosofia di crescita del reddito nazionale e regionale.

La prima sezione riguarderà pertanto il ruolo del settore finanziario, sia bancario che non bancario, a favore della transizione verde e delle finanza sostenibile (basti pensare ai green bond).

La seconda sezione verterà quindi sulle incertezze del quadro macro internazionale e sugli effetti indotti dallo stesso in termini sia diretti che indiretti, per esempio dal punto di vista delle ripercussioni che eventi anche geograficamente remoti esercitano nei confronti delle economie locali.

La terza sezione farà riferimento al processo di digitalizzazione e di rinnovata stabilità delle strategie bancarie, con l’obiettivo di mettere a disposizione degli istituti di credito al dettaglio e di secondo livello, nonché delle famiglie risparmiatrici e consumatrici, gli strumenti occorrenti per gestire le emergenze climatiche e gli sbalzi connessi al costo del denaro e alla variazione dei prezzi alla produzione e al consumo.

A tale proposito, la duplice giornata convegnistica si concluderà con un panel dedicato al rapporto interattivo fra tassi di interesse, saggio d’inflazione ed effetti macroeconomici diretti e indotti.

L’Albania si caratterizza per una politica economica integrata fra componente monetaria e componente fiscale, favorita dal dialogo continuo fra Governo politico e banca centrale, che ha consentito un raccordo tra fiscalità e gestione della valuta nazionale Lek, con effetti sulla riduzione dell’inflazione importata e del debito pubblico attestato al 60 per cento di un prodotto interno lordo in crescita del 4 per cento nel prossimo anno.