Considero questo il momento più difficile per la nostra Repubblica da quando è nata

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C’è un’enorme indifferenza, eppure è un momento realmente drammatico.

15 mesi di Salvini e Di Maio, di nazionalisti e populisti, hanno portato il Paese nel delirio e nel baratro. La loro gestione scellerata porterà all’aumento dell’Iva, che colpirà i più deboli, che colpirà manifatture e lavoratori.

Per la prima volta nella storia rischiamo l’esercizio provvisorio. I costi li pagheranno i ceti popolari, non certo i grandi capitali.

Sarà una campagna elettorale durissima.
Eppure niente è già scritto. Dobbiamo rialzarci.

Penso che questo sia il momento per il Pd di costruire un grande appuntamento popolare rifondativo dello schieramento democratico.

Servono idee, valori. Serve la voce e la partecipazione di ognuno di noi che crede in un’Italia forte e solidale.

L’alternativa a Salvini, Meloni e Di Maio si costruisce coinvolgendo alla pari soggetti politici, associazioni, cittadini.

Solo una grande mobilitazione popolare, che si dia appuntamento quanto prima in Primarie rifondative del centrosinistra, potrà sconfiggere nazionalisti e populisti.

In un momento così drammatico, guai rinchiudersi nei caminetti.

Nicola Zingaretti ha vinto il Congresso ed è il candidato di tutto il Pd alla guida del Governo.

Se invece per sua scelta decidesse di non volersi candidare a questo ruolo per dedicarsi esclusivamente al Pd, allora serve uno scatto.

Le Primarie di coalizione sono assolutamente irrinunciabili e indispensabili.
Per ritrovare un popolo, attorno ad un progetto. Senza più sbagliare. Senza più aspettare.