Quando Conte, in una intervista televisiva, ribadì che avrebbe accettato la leadership del M5S solo se avesse avuto una forte maggioranza
Compresi che, forse, c’erano problemi che avrebbero potuto rendere fragile la sua posizione di capo politico. Ma speravo che la lungimiranza degli eletti e del garante facessero svanire queste preoccupazioni. Ma, a quanto pare, si sono rafforzate. Non mi riferisco alla solita cacca degli straccivendoli che si definiscono giornalisti, ma alle parole di Grillo, alla ricerca di una propria riaffermazione che teme di poter perdere con Conte.
CONTE è una straordinaria opportunità, una ricchezza culturale ed esperienziale che tutti i partiti ci invidiano, anche e principalmente all’estero, e temere di essere secondi a lui manifesta pochezza caratteriale e arroganza. Sfido chiunque del M5S dimostrare di valere anche solo la metà di Conte. Sono disposto a scommettere che, se facesse una sua lista, prenderebbe da solo % a due cifre, senza spendere una lira. Chiunque, nel movimento, con una propria lista, non andrebbe da nessuna parte.
CHIUNQUE! Chi ama il M5S non può temere Conte. Deve solo sperare che venga ACCLAMATO capo politico, perché da lui dipende la stessa esistenza del movimento. Il colpo di stato bianco, alla fine, è stato anche gradito da chi temeva che “la grande ombra” lo oscurasse. Conte ha avuto nemici esterni e personaggi interni che, tacendo, erano più pericolosi degli stessi nemici, perché gelosi della sua popolarità e della sua statura. Mi auguro che presto, prestissimo, Grillo comprenda che Conte va sostenuto e gli vada affidato il Movimento senza se e senza ma. Presto, perché già s’è sprecato troppo tempo e s’è offerta troppo legna da ardere sul fuoco dei tanti nemici.
