Conte risponde alla lettera di Von der Leyen: ‘Non serve un salvagente per l’Italia, ma per tutti’

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Giuseppe Conte scrive una lettera di ringraziamento alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, e fa presente che l’Europa ha bisogno di coraggio o quest’anno fallirà.

“È il momento di mostrare più ambizione, più unità e più coraggio. Di fronte a una tempesta come quella del Covid-19 che riguarda tutti, non serve un salvagente per l’Italia: serve una scialuppa di salvataggio solida, europea, che conduca i nostri Paesi uniti al riparo. Non chiediamo a nessuno di remare per noi, perché abbiamo braccia forti”, lo scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella lettera di ringraziamento a Ursula von der Leyen, che ieri aveva chiesto scusa e rinnovato il suo appoggio all’Italia dalle colonne de ‘La Repubblica’.

Conte ha “apprezzato il sentimento di vicinanza e condivisione” della presidente della Commissione Ue, ma ricorda che i problemi dell’Unione europea sono ancora tutti lì.
Si insiste ancora sul Mes

Conte si rammarica del fatto che si parli ancora del Mes, scrive di aver letto le anticipazioni dei lavori tecnici che stanno preparando il prossimo incontro del Consiglio europeo e “non sembrano affatto all’altezza del compito che la storia ci ha assegnato”, scrive Conte alla von der Leyen.

“Si continua a insistere nel ricorso a strumenti come il Mes che appaiono totalmente inadeguati rispetto agli scopi da perseguire, considerato che siamo di fronte a uno shock epocale a carattere simmetrico, che non dipende dai comportamenti di singoli Stati”, scrive ancora Conte nella lettera di ringraziamento alla von der Leyen.

Ci vuole più coraggio Ursula

“Le decisioni che prendiamo oggi verranno ricordate per anni. Daranno forma all’Europa di domani”, hai scritto ieri nel tuo intervento – scrive Conte –. Sono pienamente d’accordo. Il 2020 sarà uno spartiacque nella storia della Ue. Ciascun attore istituzionale sarà chiamato a rispondere, anche ai posteri, delle proprie posizioni e del proprio operato. Solo se avremo coraggio, solo se guarderemo davvero il futuro con gli occhi della solidarietà e non col filtro degli egoismi, potremo ricordare il 2020 non come l’anno del fallimento del sogno europeo ma della sua rinascita.”

Queste parole da libri di storia di inizio millennio concludono la lettera di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio della Repubblica italiana.