Contro Salvini, contro chi fomenta la guerra tra poveri

0
48

Domani saremo in piazza contro l’ennesima calata di Salvini a Bologna per contestare la politica leghista, sessista e razzista che fomenta ogni giorno di più la guerra tra poveri. Lo stesso Salvini delle leggi sicurezza, che vanno a reprimere sempre di più ogni forma di lotta sociale e criminalizzano i migranti.
Quel Salvini e quella Lega sempre più ricettacolo di idee ed esponenti neofascisti, di quella onda nera che attraversa l’Europa.
La lotta contro xenofobia, guerra tra poveri e repressione deve essere nel DNA di chi lotta per migliori condizioni sul lavoro e più diritti sociali.
Il 9 novembre eravamo infatti in piazza a Roma in migliaia, italiani e migranti fianco a fianco, per chiedere la cancellazione di questi decreti, ancora in vigore nonostante ora la Lega non sia più al governo, e l’immediata sanatoria per tutti coloro che dai decreti vengono resi, di fatto, nuovamente clandestini e la cancellazione del vincolo odioso tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro.
Chi è al governo ora è il PD, che tramite le leggi Minniti aveva aperto la strada alle successive leggi sicurezza salviniane e che non ha nessuna intenzione di cancellarle.
In Emilia Romagna il Pd si è contraddistinto per il progressivo smantellamento delle case popolari, per la riduzione dei servizi pubblici, gli sfratti e sgomberi (ricordate le “ruspe democratiche”?) e la successiva repressione, la turistificazione dei centri storici con tutto ciò che ne consegue per i lavoratori e cittadini, le pessime politiche sul lavoro a partire dal settore delle cooperative per finire a quello dell’accoglienza come testimoniano le vicende più recenti.
Il PD neoliberista, che si presenta come alternativo alla Lega ma che da sempre porta avanti inesorabile politiche antipopolari.
Saremo in piazza contro Salvini e contro tutto ciò che rappresenta ma vogliamo tracciare un filo rosso che lega il comizio elettorale leghista alla kermesse del PD che si terrà nei seguenti tre giorni a Bologna, dove vorranno rappresentare l’inizio di “un’altra storia” a cui nessun lavoratore, disoccupato, precario o senza casa ormai crede più.

Invitiamo iscritti, delegati e solidali a partecipare!