Coronavirus, Lorenzin (Pd): “Seguire linea Fimmg su medici di famiglia e tamponi”

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L’ex-ministro della Salute e responsabile del forum salute del PD, Beatrice Lorenzin, commenta la mancata presenza di personale medico sul territorio per lo svolgimento dei tamponi e la proposta del presidente Zaia di adoperare anche personale veterinario per fare i tamponi.”Siamo in una situazione di guerra, dove il nemico da combattere è il covid. Non mi scandalizzo se usiamo armi non convenzionali. Per questo dobbiamo reclutare tutti coloro che hanno una formazione sanitaria e che siano in grado di fare un gesto tecnico come fare un tampone, formarli e metterli in campo, perché questa non è una situazione normale dove possiamo attenerci agli schemi a cui facciamo riferimento in tempi di pace. Fino ad ora , con nobili eccezioni, è mancato un coinvolgimento strutturale e strutturato della medicina di famiglia. Per fortuna è stato da poco firmato l’accordo con i medici di famiglia, sottoscritto giustamente dalla Fimmg e dalle regioni. In base all’accordo i medici di famiglia devono fare i tamponi, prendersi in carico i propri pazienti a (1500-1600 persone), fare sorveglianza attiva, non lasciare soli pazienti con sintomi lievi /moderati che possono essere gestiti a casa e che hanno bisogno di essere seguiti. Se questo pezzo del piano, essenziale per combattere il covid, non funziona bisogna farlo funzionare, utilizzando tutti i mezzi a disposizione non solo quelli usati solitamente. Quindi i medici di famiglia devono fare la loro parte, sono essenziali in una strategia che mira a deospedalizzare e gestire il virus su tutto il territorio nazionale con una funzione diversa da quella ordinaria in tempo pre-covid. Se il problema è che non si possono fare i tamponi negli ambulatori all’interno di condomini, perché rischioso, allora si faranno nelle piazze utilizzando i tendoni della croce rossa, ad esempio, o della protezione civile, oppure i comuni possono mettere a disposizione strutture ad hoc. Se il problema è il personale di supporto, invece, ad esempio possiamo utilizzare i migliaia di volontari pronti ad aiutare e supportare il personale sanitario, se infine, invece, il problema è che i 30 milioni di euro stanziati non bastano, ne troveremo di più. Il protocollo firmato e approvato dalla Fimmg prevede anche l’utilizzo di strutture temporanee per permettere a medici di famiglia di andare lì a visitare propri pazienti covid o a fare tamponi. Questi meccanismi approvati in conferenza stato regioni con il sindacato devono diventare operativi, altrimenti si corre il rischio di dover prendere provvedimenti ancora più duri”, conclude Lorenzin.