Coronavirus, seggi aperti in Francia per le municipali

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Seggi regolarmente aperti stamane in Francia per il primo turno delle elezioni municipali nonostante l’emergenza del coronavirus. Dalla mezzanotte, infatti, sono chiusi negozi, bar e ristoranti e tutti i servizi considerati “non essenziali” per cercare di contenere il contagio che è raddoppiato in tre giorni. Sono 48 milioni i cittadini chiamati a votare per rinnovare i propri sindaci, tra cui il primo cittadino di Parigi, e i consiglieri comunali.

L’incognita è che molti elettori non vadano alle urne. Il presidente Emmanuel Macron, per il quale le elezioni a due turni rappresentano un cruciale test a medio termine, ha insistito sul fatto che il voto delle amministrative sia importante per assicurare la continuità democratica nel paese. Nonostante le nuove restrizioni annunciate ieri sera, inclusa la chiusura di luoghi pubblici non essenziali come caffè, ristoranti, cinema e palestre, i seggi elettorali in tutto il paese sono regolarmente aperti dalle 8 del mattino. I funzionari hanno insistito sul fatto che il voto si svolgerà nelle condizioni igieniche più strette, malgrado la diffusa paura che i seggi elettorali siano luoghi ideali per la diffusione del virus e di un rischio particolare per le persone anziane. Macron ha detto che gli esperti gli hanno assicurato che “non c’è nulla che impedisca ai francesi di andare alle urne”, a condizione che tutti osservino le regole di base per la prevenzione delle infezioni.

Ma non mancano le polemiche. tra gli hastag più utilizzati, c’è #jeniraipasvoter (non andrò a votare) . Il primo ministro Eduard Philippe si è recato a votate prestissimo a Havre, la citta di cui è stato sindaco fino al 2017. All’uscita dal seggio non ha rilasciato dichiarazioni, ma si è pulito le mani con un gel disinfettante.